Riduzioni: over 65 anni, possessori della Carta dello Spettatore di FTS, iscritti alle associazioni teatrali del comune di Arezzo legalmente riconosciute, dipendenti dell’Ente promotore, soci Coop.
L'Organizzatore si riserva il diritto di chiedere allo spettatore l’esibizione del documento comprovante il diritto alla riduzione oltre al titolo d’ingresso.
Organizzatore: Fondazione Guido d’Arezzo
sezione teatri 0575377439
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https://www.fondazioneguidodarezzo.com
di Jean Racine
traduzione di Giovanni Raboni
regia Federico Tiezzi
con Martino D’Amico, Valentina Elia, Elena Ghiaurov, Alberto Boubakar Malanchino, Marina Occhionero, Bruna Rossi, Massimo Verdastro
scena Franco Raggi, Gregorio Zurla e Federico Tiezzi
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
canto Francesca Della Monica
movimenti coreografici Cristiana Morganti
produzione Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale/ATP Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale/Compagnia Lombardi-Tiezzi
Con questo dramma borghese, ambientato in una Grecia di cui restano solo rovine, quasi un Ibsen ante-litteram, venato di umori freudiani, Federico Tiezzi torna al mito classico insistendo sull’indagine dei personaggi, le loro trasformazioni sotto la forza di un desiderio che è colpa e peccato, spingendosi alla suggestione di una vera e propria seduta psicanalitica. Tiezzi sceglie di confrontarsi con la versione più moderna e complessa di Fedra, quella di Jean Racine, che si ispirò alle versioni del mito tramandate da Euripide e da Seneca. Nel palazzo reale di Trezene, in una Grecia mentale e onirica, Fedra si dibatte nella morsa di una passione tanto irrefrenabile quanto impossibile: ama il figliastro Ippolito, figlio di primo letto del marito Teseo. Non ricambiata nella passione, Fedra calunnia Ippolito di un tentativo di stupro. Il ritorno di Teseo sarà il segnale di un inesorabile tracollo, che farà precipitare gli eventi verso la tragedia.
Durata 2h