Foiano della Chiana, nel punto più alto di una catena di colline tra il Canale Maestro della Chiana e il torrente Esse, è una terra frequentata da tempo remoto, come ricordano i reperti preistorici ritrovati in vari periodi.
La presenza etrusca è attestata dalla necropoli rinvenuta nella zona della Chiesa di San Francesco, con tombe databili tra VI e IV secolo a.C. Il sito della Cisternella, un deposito dell’acqua di età tardo repubblicana con ninfeo pertinente a una villa, è invece il ritrovamento romano più importante rinvenuto finora.
Il borgo medievale di Foiano appare nei documenti nell’XI secolo e nel 1084 è il primo della Val di Chiana a proclamarsi libero comune. Nel XII secolo finì sotto il controllo di Siena, a cui subentrò Arezzo. Nella seconda metà del Duecento l’insediamento fu dotato della prima cinta in laterizio, distrutta e poi ricostruita da Firenze, la nuova dominante, tra il 1337 e il 1348. A questa cerchia appartengono Porta della Collegiata e Porta Sant’Angelo.
Una cinta muraria più ampia fu eretta dai fiorentini tra il 1476 e il 1480, come si può osservare entrando nel centro storico da Porta Cortonese e Porta del Cimitero o delle Chiane. Nel XV secolo l’impaludamento della Val di Chiana nel territorio foianese raggiunge la massima estensione. Grazie ai governi medicei e lorenesi le paludi vennero gradualmente prosciugate tra Cinquecento e Ottocento, trasformandosi in importanti terreni produttivi.
Il centro storico fa da magica scenografia ogni anno alle sfilate del Carnevale di Foiano, uno dei più antichi d’Italia. Tra gli edifici più rilevanti si ricordano il Palazzo Pretorio del XV secolo, sede del Municipio, il Palazzo Granducale e le Logge del Grano del XVI secolo, Palazzo Neri Serneri del Seicento e la Torre Civica settecentesca con l’orologio.
Il patrimonio artistico è custodito principalmente nelle chiese. Da segnalare il numero cospicuo di terrecotte invetriate, che fanno di Foiano un museo robbiano diffuso in terra aretina. La Collegiata dei SS. Martino e Leonardo è quella principale, sorta nel Cinquecento e ristrutturata nel Settecento. Al suo interno sono conservate opere di varie epoche, compresa una “Incoronazione della Vergine” di Luca Signorelli del 1523 circa.
La Chiesa della Ss. Trinità, di origine trecentesca, era la chiesa del castello. La Chiesa di San Michele Arcangelo fu eretta nel Trecento, ma l’aspetto attuale è figlio di vari rimaneggiamenti. Custodisce una “Ascensione di Gesù” di Andrea e Giovanni della Robbia del 1495-1500.
La ex Chiesa di Santa Maria della Fraternita, venne fondata nel 1392 ma fu rimaneggiata nel Cinquecento. Oggi ospita il Museo Civico. Tra i capolavori custoditi figura la “Madonna con il Bambino”, opera giovanile del 1460 di Andrea della Robbia.
Parte dell’ex monastero benedettino di Santo Stefano è diventata la Galleria Comunale Furio del Furia, con accanto la ex chiesa seicentesca, detta La Carbonaia, sede di mostre ed eventi.
La Chiesa di San Francesco, esterna al centro storico, fu costruita tra il 1492 e il 1516. Al a suo interno custodisce due meravigliose terrecotte robbiane: la pala con “Gesù e la Vergine intercedono con l’Eterno” del 1495-1500 di Andrea e Giovanni della Robbia e il gruppo della “Vergine dello Spasimo” di Fra’ Ambrogio della Robbia del 1515, con statue a tutto tondo a grandezza naturale. Del gruppo fanno parte San Giovanni Evangelista, Maria Maddalena, San Francesco, Santa Chiara e le Pie donne che sorreggono la Madonna.
I dintorni foianesi custodiscono luoghi ricchi di interesse. A Pozzo della Chiana si trova il Tempio di Santo Stefano alla Vittoria del 1569, attribuito a Bartolomeo Ammannati e Giorgio Vasari, che ricorda la vittoria dei fiorentini sui senesi del 2 agosto 1554, che sancì la nascita del Granducato di Toscana. In località la Pace si può visitare la cinquecentesca Chiesa di Santa Cecilia. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Porto sorse invece nel 1662 a un chilometro da Foiano, non lontano dall’attracco per le imbarcazioni usate a quei tempi per attraversare la palude della Chiana. In via del Porto si trova anche il Cimitero militare del Commonwealth, che accoglie i soldati inglesi e delle colonie britanniche morti durante la Seconda Guerra Mondiale per liberare il territorio aretino.
Fonte: https://www.discoverarezzo.com/itinerari-suggeriti/colli-aretini/foiano/
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