Collocata nella parte settentrionale della Val di Chiana, ai confini con la Valdambra e il Valdarno, Civitella in Val di Chiana sorge su un’alta collina a forma di sella da cui domina il suo ampio territorio comunale.

Già frequentata in epoca etrusca e romana, divenne una roccaforte longobarda e nell’XI secolo un feudo strategico dei vescovi di Arezzo. In quel periodo cominciò a essere appellata Civitella del Vescovo. Uno di questi, Guglielmino degli Ubertini, nella seconda metà del XIII secolo la munì di nuove fortificazioni. Proprio a Civitella, nel 1311, venne stipulata la pace guelfi e ghibellini voluta dall’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, che garantì un periodo di pace.

Dopo l’epopea del vescovo Guido Tarlati, che segnò il momento di massimo splendore del castello, il luogo continuò a essere un importante come crocevia commerciale tra il territorio aretino e quelli di Firenze e Siena. Dalla seconda metà del Trecento, sotto l’orbita fiorentina, divenne una podesteria. Nel corso del XVI secolo i Medici ammodernarono le mura con l’aggiunta dei baluardi.

Tra il 1630 e il 1635, per ringraziare il cielo dopo una scampata pestilenza, i civitellini fecero erigere sulla cosiddetta “strada dei mercanti” l’Oratorio della Madonna di Mercatale.

Nel 1774, grazie all’aggregazione di altri comuni minori, nacque l’attuale territorio comunale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Civitella in Val di Chiana fu quasi distrutta da un bombardamento alleato e quindi divenne uno dei teatri più macabri delle stragi naziste in Italia, con l’eccidio del 29 giugno 1944.

Una visita del centro storico, sapientemente ricostruito dopo gli eventi bellici, può iniziare da Piazza Lazzeri. Qui si ammirano la Cisterna medievale in pietra con basamento ottagonale per la raccolta dell’acqua e Palazzo Ninci, accorpamento settecentesco di più edifici medievali. Nella stessa piazza gravitano l’Oratorio della Confraternita del XV secolo e la Chiesa di Santa Maria, documentata dall’XI secolo come priorato benedettino ma riedificata in forme romaniche nel 1252. Distrutta nel 1944, fu ricostruita nel dopoguerra. Accanto all’edificio religioso un monumento ricorda lo scempio nazista in cui persero la vita 176 civili. L’opera è composta dal bassorilievo in bronzo “La strage degli innocenti” di Mario Moschi e da una lastra di marmo con incisa la poesia “Pietà del giugno 1944” di Franco Antonicelli.

Su via Martiri di Civitella sorgono il trecentesco Palazzo Pretorio, con portico a cinque archi e gli stemmi dei podestà fiorentini nella facciata, e l’ex municipio, oggi sede della Galleria Comunale d’arte Contemporanea e della Sala della Memoria dedicata all’eccidio nazista.

Delle due porte del XIII secolo di accesso alla cittadina, Porta Aretina fu distrutta dalle bombe nel 1944, mentre rimane Porta Senese con il vicino tabernacolo che accoglie una “Madonna con il Bambino” del 1522, terracotta invetriata della bottega di Giovanni della Robbia.

Il territorio comunale è costellato da località ricche di storia. Ciggiano è un borgo fortificato nell’XI secolo. La Chiesa di San Biagio nel 1465 venne elevata a pieve e accoglie una scultura di “Santa Maria Maddalena” di primo Cinquecento attribuita ad Andrea Sansovino. Fuori dall’abitato si trova la Chiesa di Santa Maria realizzata nel 1635 lungo il percorso della transumanza, provvista di portico dove i pastori potevano ripararsi. La Chiesa di San Pietro è di origine medievale ma il suo aspetto eclettico è frutto di una fusione di stili del 1836.

Le mura di Oliveto risalgono al XIV secolo e sono ancora visibili in molti tratti. La Chiesa di Sant’Andrea nel cuore del paese è trecentesca ma rifatta nel 1933 in stile neomedievale.

Nella parte collinare di Civitella meritano una visita anche Tuori, Dorna, Cornia e Gaenne.

Spostandoci in pianura, si incontrano Spoiano, Albergo e Viciomaggio, tre località di origine romana. Badia al Pino prende il nome da un’abbazia del X secolo e dal 1917 è la sede municipale, a Pieve al Toppo si svolse la celebre battaglia tra aretini e senesi del 1288 raccontata da Dante Alighieri, mentre nella vicina Tegoleto spicca una torre medievale.

Ai confini con il Valdarno è possibile visitare infine le antiche Pieve a Maiano e Montarfoni.

Fonte: https://www.discoverarezzo.com/itinerari-suggeriti/colli-aretini/civitella-in-val-di-chiana/

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