Tra il duomo di Arezzo e la Fortezza medicea, in posizione centrale del "Prato", si trova l'enorme monumento dedicato al grande poeta aretino del Trecento Francesco Petrarca.
La storia di questo monumento relativamente recente (fu inaugurato il 25 novembre del 1928 da Re Vittorio Emanuele) è stata lunga e travagliata, non tanto nella sua esecuzione pratica, quanto in tutte le fasi progettuali burocratiche e ricerca di fondi precedenti. Basti pensare che l'idea del monumento al concittadino Petrarca venne alla luce in un consiglio comunale dell'ottobre 1902, i lavori di realizzazione pratica di questo iniziarono nel 1925 ad opera dello scultore Alessandro Lazzerini e i suoi collaboratori che aveva vinto il concorso nel 1907. In realtà la "prima pietra" era già stata posta nel 1914, ma i lavori in quel momento erano iniziati e poco dopo si erano praticamente conclusi a causa dell'inizio della prima Guerra Mondiale.
Comprendere il significato dei vari oggetti e personaggi che "s'intrecciano" ai piedi di un maestoso Petrarca rivolto verso quel duomo che il poeta ha visto nascere non è facile e mal descrivibile se non di fronte al monumento. Per molti anni il bianco marmo di Carrara del monumento è rimasto annerito dallo smog, ma anche dalle sporcizie naturali del parco. Ora, che da poco tempo è stato ben ripulito, merita a maggior ragione una visita per osservarne la sua simbologia e la candida lucentezza.
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