Venerdì 27 settembre Rosy Boa presenta una personale dell’artista fotografo americano Sergio Kurhajec dal titolo “Death Valley” aperta fino al 30 novembre 2024. L’esposizione, a cura di Matilde Puleo, presenta 7 fotografie di grande formato (92x122) nelle quali si evidenzia una descrizione reale del pianeta Terra, che sembra immaginaria ma solo in apparenza. Una serie di scatti fotografici che danno forma al pensiero creativo, guidando l’attenzione verso il mondo nel quale viviamo come insieme di paesaggi ideali e al tempo stesso inquietanti. Un pianeta dal futuro incerto, a volte difficile da concepire anche se non del tutto impossibile.
Una mostra costituita prevalentemente dalla bellezza aspra della Death Valley una delle aree più aride e calde del pianeta, che invita alla riflessione e alla scoperta di sé, e che ha portato l’artista a vivere una vera e propria trasformazione interiore. Un paesaggio irreale nel quale la vastità sembra essere la nota dominante. L’immensità del cielo e il carattere inospitale di quelle terre suscitano la consapevolezza della nostra finitudine. In questa magnificenza severa, il deserto torna a essere un pericolo pur restando un meraviglioso spettacolo alla vista.
È proprio il contrasto tra fascino e pericolo, a rendere queste immagini intensamente coinvolgenti. Immagini necessarie per meditare su mondi ideali e inquietanti, nonché sulla ricerca di senso nell'esistenza moderna.
Sergio Kurhajec è nato a New York nel 1971 è cresciuto a Roma dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti. Ha esposto in diverse gallerie e lavorato come assistente alla fotografia a Cinecittà. Tornato a New York, ha frequentato l’International Center of Photography e collaborato con fotografi ritrattisti e di moda.