Promossa dalla Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, organizzata dalla Provincia di Arezzo, “Just Before Now” è la nuova mostra dell’opera di Hannu Palosuo, a cura di Fabio Migliorati, dopo quella al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. ForKunst la presenta ad Arezzo, presso l’Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia in Roma, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Arezzo, di Cosmos.

Dal 12 aprile al 25 maggio (inaugurazione sabato 12 alle 17.30), l’esposizione puntualizza il lavoro dell’artista finlandese tutto incentrato sul sentire contemporaneo che conduce alla consapevolezza della storia. La mostra aretina è in effetti la versione condensata dell’ultima parte della pittura di Palosuo, che la riscopre, la osserva di nuovo, quasi la ricolora di coscienza attualizzante: se la liscia e se la culla con occhi differenti, mentre ne ripropone l’intensità tramite un allestimento inedito.

In mostra una trentina di lavori, tra pochissimi dipinti e un’unica, poderosa installazione. Il tema è suggestivo, ingombrante, di quelli da non dimenticare: la violenza nella e della storia, i suoi risutati, le sue propaggini e le sue derive, le sue implicazioni morali e psicologiche. Dal trauma alla pietà, dall’anonimia alla caducità… il resto è condizione umana lato sensu.

Arezzo accoglie così una traccia visiva dell’attualità culturale impegnata e, al contempo, semplice. Con Hannu Palosuo, soprattutto in questa produzione, vive davvero una forza segreta e strisciante, una spinta carsica che sa dirsi, tuttavia, in maniere trasversali e contaminanti, inequivocabili e inoppugnabili. Qui non si dà la differenza fra traduzione e interpretazione del testo; qui il messaggio soggettivo diventa presto e di sicuro oggettivo; qui l’arte è iconica e il senso dell’immagine sempre riconoscibile.

L’esperienza si fa esperire, la bellezza si lascia apprezzare, la forma è senza divenire – prestandosi alla densità del pensare che si lega facilmente, immediatamente ma indissolubilmente, alla vita della storia. Tutta quella “banalità del male” di Hannah Arendt sembra sublimare nell’inevitabile corso che è mimesi della testimonianza, nella resa narrativa che trasmuta violenza, potere, terrore come purezza, in una specie di misteriosa via – tanto facile da trovare, quanto difficile da smarrire: la verità. Così, fra la vita del tempo e la morte di ogni senso della giustezza, ecco che qualcosa rimane sul fondo, come quel sogno impossibile da non fare, come il desiderio che prima o poi ci assorbe, come una musica lontana che piano piano si fa prossima, più forte, più certa, più lieta.

Arezzo ricorderà questa piccola grande mostra: quando un finnico forestiero arrivò in città e seppe colorare d’intimismo l’aria aretina, che subito si destò e ricordò gli orrori dell’umanità come errori della storia. Hannu Palosuo in Just Before Now – racconta Fabio Migliorati – Rincorre l’identità nella figura, come fa l’esorcista col demonio e il terapista con la colpa, ma, diversamente da loro, i suoi connotati sono quelli di tutti noi e non di ciascuno. Il critico aretino continua ragionando su Quei volti cancellati che, come rughe riempite di botox, non testimoniano più l’unicità di un progetto, sebbene siamo tutti sicuri che I lineamenti belli o brutti del ritratto non manchino – e pulsino, e fremano – sotto il balsamo più sabbioso della pittura e di ogni sua ombra.

Promossa dalla Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati con il Patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Arezzo.

Orari mostra: da venerdì a domenica, dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30