con Chiara De Bonis
coreografie Damiano Ottavio Bigi
musiche originali Valerio Camporini Faggioni
drammaturgia Federica Migliotti in collaborazione con Damiano Ottavio Bigi, Chiara De Bonis
regia Federica Migliotti
Il progetto nasce da un’immagine venuta in sogno e di un sogno, in qualche modo, parla.
Gaia, la nostra protagonista, sta sognando che la terra, la Madre Terra, le chiede di ascoltarla perché ha qualcosa di molto importante da dirle: gli uomini non sentono più la sua voce e questo li porta ad essere sempre più distanti dalla loro essenza, dalla loro intima “natura”. Distanti dal proprio centro si perde l’equilibrio e si rischia di cadere.
Gaia si sveglia (o sta continuando a sognare?) e si ritrova su una cassettiera in un “non luogo”. Ancora assonnata e confusa si guarda intorno, sente dei suoni di acqua, cinguettii, versi di animali e una strana voce che la apostrofa in una lingua incomprensibile. Gaia è costretta a seguirne la volontà e attraverso una strampalata e buffa “coreografia della vestizione” si ritroverà in piedi sulla cassettiera, pronta, suo malgrado, ad affrontare il viaggio iniziatico che le viene proposto. La voce, che capiremo essere quella della Madre Terra, la guiderà poi attraverso gli elementi invitandola ad aprire uno alla volta tutti i cassetti. Gaia inizierà così un dialogo prima solo corporeo e poi anche vocale con gli elementi e i suoni della natura. Ma c’è un cassetto vuoto. Cosa vorrà significare? Dopo tanti tentativi Gaia capirà che è tempo di riempirlo con il suo futuro, che è tutt’uno con la Madre Terra.
Lo spettacolo si rivolge a bambini a partire dai 4 anni