Prorogata fino al 2 marzo 2025 la mostra internazionale “Il Teatro delle Virtù”, in corso ad Arezzo presso la Galleria comunale d’arte contemporanea e la Sala Sant’Ignazio, esposizione che ha caratterizzato l’anno delle celebrazioni dedicate al Maestro rinascimentale del quale nel 2024 sono stati ricordati i 450 anni dalla morte. L’annuncio è stato ufficializzato ieri dal sindaco Alessandro Ghinelli nel corso dell’evento dedicato a Giorgio Vasari promosso dal Comune di Arezzo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e dal Consolato generale d’Italia a San Francisco e svoltosi nella sede di Innovit, il principale hub italiano per l'innovazione e la cultura con sede nella città californiana. Alla presenza del console generale Sergio Strozzi e della direttrice dell’Istituto italiano di cultura Alberta Lai, di fronte ad un pubblico numeroso, il sindaco ha illustrato le caratteristiche della mostra e dell’anno che ha caratterizzato la ricorrenza, dedicando un focus particolare alle opere provenienti dal Metropolitan Museum di New York e sottolineando la ricchezza del patrimonio artistico conservato dalla città di Arezzo del quale proprio al MET è protagonista la monumentale Pala Tarlati di Pietro Lorenzetti.

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Mercoledì, 27 Marzo 2024 15:07

Arezzo: itinerari Giorgio Vasari

Documenti rari, stampe e antichi manoscritti per ripercorrere la storia del Vasari dalle origini della famiglia alla formazione, dal lavoro di architetto e pittore fino alle diverse edizioni della sua opera letteraria più celebre, “Le Vite”, e a tutti gli altri testi di cui fu autore, oltre a scritti e contributi successivi alla sua morte. Sarà un percorso tra i tesori bibliografici custoditi nel catalogo della Biblioteca Città di Arezzo Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale”, la mostra che sabato 4 maggio inaugurerà “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di 10 esposizioni tra opere monumentali, nuovi allestimenti tematici e un grande evento internazionale per comporre il quadro della vita e dell’attività artistica di Giorgio Vasari nella sua città di origine, in occasione dei 450 anni dalla morte. Oltre ad ammirare la selezione di testi a cura della dott.ssa Elisa Boffa, durante il periodo di apertura di “Per gloria dell’arte et honor degli Artefici” sarà anche possibile assistere a un ciclo di conferenze e letture per approfondire la figura del Vasari accompagnati da scrittori, accademici e specialisti (opening venerdì 3 maggio ore 18.00, visitabile fino al 7 luglio 2024 da lunedì a domenica 10-13, 15-18, visite guidate su prenotazione).

 

“Arezzo. La città di Vasari” è il titolo del progetto che, da maggio 2024 a febbraio 2025, connetterà musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare il pittore, architetto e storico dell’arte divenuto emblema del genio poliedrico tardo rinascimentale. Una geografia artistica per scoprire un organismo urbano ricco di suggestioni, capace di rievocare il contesto in cui visse e operò uno dei massimi protagonisti del Cinquecento, in relazione alla città che lo vide nascere e dove scelse di stabilirsi insieme alla moglie Niccolosa Bacci, ai suoi dintorni e al più vasto ambito storico e culturale di cui fu interprete.

 

L’iniziativa è promossa e organizzata da Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo – ente presieduto dal sindaco della città Alessandro Ghinelli e diretto da Lorenzo Cinatti a cui dal 2018 è affidata dal Comune di Arezzo la gestione delle attività e dei presidi culturali sul territorio – in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno Vasariano. Con il patrocinio di Ministero della Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e San Sepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Progetto grafico a cura di Wml design.

 

Perché possiamo definire Arezzo “la città di Vasari”? Indubbiamente l’autore de “Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori” trascorse gran parte della sua vita tra la corte medicea di Firenze e Roma, ma è ad Arezzo che si legano le origini della sua famiglia sin dall’arrivo del nonno, Giorgio di Lazzaro Taldi da Cortona, nel corso del XV secolo. Un legame di sangue – come testimoniato dai documenti provenienti dal suo archivio – che si intreccia all’impronta artistica con cui lasciò ricordo indelebile sulla città, dalle Logge di Piazza Grande a Casa Vasari, fino al progetto di trasformazione della badia delle Sante Flora e Lucilla e ai dipinti che impreziosiscono le chiese della Santissima Annunziata e della SS. Trinità. Da qui il progetto di collegare, come in una mappa, la Biblioteca Città di Arezzo, la Casa Museo Ivan Bruschi, la Fraternita dei Laici, la Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo di Casa Vasari, il Museo diocesano di Arte sacra, l’Archivio di Stato e il Museo Orodautore, per dare nuovo rilievo alle opere e ai documenti vasariani conservati nelle diverse sedi attraverso segnalazioni mirate e mostre dossier, sottolineando il rilievo che la città ebbe nell'esperienza umana e artistica di Vasari.

 

Fulcro dell’iniziativa, a cui si affiancheranno itinerari sul territorio ed eventi collaterali, sarà una grande mostra internazionale, a cura di Cristina Acidini, con la collaborazione di Alessandra Baroni, che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l'accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. La grande esposizione, dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, si terrà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, in pittura Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio simbolico dell’allegoria, adeguando la propria arte a una pratica ricorrente nel Cinquecento sia nelle creazioni letterarie sia nell’espressione visiva, dove i più svariati oggetti vanno a costituire un vocabolario ad alta intensità simbolica. Avvalendosi di grandi prestiti nazionali ed internazionali saranno esposte – seguendo il tema dell’allegoria profana e sacra – tavole dipinte e disegni di Giorgio Vasari e di artisti contemporanei e collaboratori praticanti la stessa linea espressiva, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. Non mancheranno manufatti altamente simbolici a rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo, per volere di Cosimo de’ Medici ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali.

 

Il comitato scientifico, diretto da Carlo Sisi, è composto da Cristina Acidini Luchinat, Alessandra Baroni, Alessandro Cecchi, Eliana Carrara, Carlo Falciani, Massimiliano Rossi, Laura Donati, Anna Bisceglia, Stefano Casciu, Simone Verde.

 

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

 

 1. Biblioteca città di Arezzo

“PER GLORIA DELL’ARTE ET HONOR DEGLI ARTEFICI”

Giorgio Vasari artista e scrittore

Negli spazi della Biblioteca Comunale a cura di Elisa Boffa un’esposizione di alcuni tra i tesori bibliografici custoditi nel suo catalogo – testi antichi, stampe e manoscritti – che documentano, in cinque sezioni dedicate, le origini della famiglia e la formazione del giovane Vasari, il suo operato di architetto e pittore, le diverse edizioni della sua opera libresca più celebre, “Le Vite”, e tutti gli altri testi di cui fu autore, oltre a scritti e contributi successivi alla sua morte (fino a luglio 2024).

A cura di Elisa Boffa

Da Maggio a Luglio 2024

      

 2. Fraternita dei Laici

“HONORATO E GRATIOSA”

Presso la Fraternita dei Laici un itinerario pensato da Francesca Chieli dal titolo “Honorato e Gratiosa. La Loggia di Giorgio Vasari“ illustrerà, attraverso una ampio corpus documentario, la genesi e lo sviluppo di una delle imprese architettoniche più importanti per Arezzo, le Logge vasariane, oltre ad altre preziose testimonianze sulla vita dell’artista – tra cui l’atto di nascita presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze e lettere di incarico, delibere e registrazione di pagamenti (fino a febbraio 2025).

La loggia di Giorgio Vasari
A cura di Francesca Chieli

Da Giugno 2024 a Febbraio 2025

 

3. Museo Archeologico

“I VASARI ‘VASAI’ E IL LORO RAPPORTO CON LA PRODUZIONE CERAMICA ARETINA DI ETÀ ROMANA”

Al Museo Archeologico Nazionale “I Vasari "vasai" e il loro rapporto con la produzione ceramica aretina di età antica”, che sulla traccia letteraria della vita di Giorgio di Lazzaro Taldi ripercorrerà le connessioni della famiglia Vasari con la fortuna di quella antica manifattura, da cui tra l’altro deriva il cognome. Un’occasione per visitare il recente allestimento della sala dedicata ai celebri vasi in terra sigillata, ricchi di ornamenti e temi mitologici, con un’apposita sezione a illustrare le connessioni tra l’attività di vasaio esercitata dal nonno e gli arretina vasa, a cura di Maria Gatto (fino a febbraio 2025).

A cura di Maria Gatto

Da Giugno 2024 a Febbraio 2025

 

4. Museo Diocesano

“SI È MANGIATO ALTRO CHE PANE E MESSER GIORGIO”

In luglio presso il Museo di Arte Sacra inaugurerà “Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio. Fortuna critica e nuove ricerche sullo Stendardo dei Peducci”. Con la curatela di Serena Nocentini, partendo dallo stendardo processionale dipinto da Vasari nel 1549 per la Compagnia di San Giovanni Battista dei Peducci e costituito da due raffinatissime tele raffiguranti la Predica del Battista e il Battesimo di Gesù, si illustrano le capacità del Vasari pittore attraverso documenti d’archivio e il confronto con le tele inedite conservate nella Badia delle Sante Flora e Lucilla (fino a febbraio 2025).

Fortuna critica e nuove ricerche sullo stendardo dei Peducci

A cura di Serena Nocentini

Da Luglio 2024 a Febbraio 2025

 

5. Archivio di Stato

“COSTRUIRE UN IMMAGINE DI SÉ: GIORGIO VASARI ATTRAVERSO LE SUE CARTE”

“Costruire un’immagine di sé: Giorgio Vasari attraverso le sue carte”, mostra documentaria a cura di Ilaria Marcelli negli spazi dell’Archivio di Stato, col prezioso sussidio del patrimonio archivistico vasariano espone le carte relative alla famiglia dell’artista, e alla corrispondenza col granduca Cosimo I, entrambe accomunate dalla volontà di Vasari di condizionare la memoria che i contemporanei prima e i posteri poi avrebbero avuto della sua figura e del suo lavoro (fino a febbraio 2025). A cura di Ilaria Marcelli

Da Settembre 2024 a Febbraio 2025

 

6. Casa Vasari

“IL DISEGNO FU LO IMITARE IL PIÙ BELLO DELLA NATURA”

La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto

"Il disegno fu lo imitare il più bello della Natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, con la curatela di Rossella Sileno la storica dimora dell’artista – Casa Vasari – diviene scenario di una mostra arricchita da disegni e sculture che pone in risalto due aspetti, distinti ma strettamente collegati tra loro: la figura dell’artista intellettuale e la tematica dell’architettura nell’opera pittorica vasariana (fino a febbraio 2025).

A cura di Rossella Sileno

Da Settembre 2024 a Febbraio 2025

 

7. Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea

“GIORGIO VASARI. IL TEATRO DELLE VIRTÙ”

Fulcro dell’iniziativa,  una grande mostra internazionale che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l'accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. La grande esposizione, dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, si terrà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, in pittura Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio simbolico dell’allegoria, adeguando la propria arte a una pratica ricorrente nel Cinquecento sia nelle creazioni letterarie sia nell’espressione visiva, dove i più svariati oggetti vanno a costituire un vocabolario ad alta intensità simbolica. Avvalendosi di grandi prestiti nazionali ed internazionali saranno esposte – seguendo il tema dell’allegoria profana e sacra – tavole dipinte e disegni di Giorgio Vasari e di artisti contemporanei e collaboratori praticanti la stessa linea espressiva, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. Non mancheranno manufatti altamente simbolici a rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo, per volere di Cosimo de’ Medici ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali. 

A cura di Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni

Da Ottobre 2024 a Febbraio 2025

 

8. Museo d’Arte Medioevale e Moderna

“ALCUNA COSA FUOR DELL’USO COMUNE”

Nel palazzo che fu di proprietà della famiglia Ciocchi del Monte e dove soggiornò il cardinale Giovanni Maria, poi pontefice col nome di Giulio III, tra i principali committenti di Vasari, oggi sede del MNAMM, è esposta una delle più grandiose opere dell’artista: il dipinto ad olio su tavola raffigurante il terzo dei quattro conviti narrati nel Libro di Ester, commissionato nel luglio del 1548 da don Giovanni Benedetto da Mantova, abate del Monastero delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo. A corredo del monumentale dipinto, con la curatela di Luisa Berretti, saranno esposti i disegni preparatori, i documenti, le risultanze del restauro in grado di dare evidenza ai bellissimi particolari dell’opera (fino a febbraio 2025). 

Il convito per le nozze di Ester e Assuero di Giorgio Vasari

A cura di Luisa Berretti

Da Ottobre 2024 a Febbraio 2025

 

9. Museo Orodautore

“OMAGGIO A VASARI”

Il Museo Orodautore omaggerà Vasari in gennaio invitando, con la curatela di Giuliano Centrodi, 15-20 artisti-orafi e designer, con particolare riguardo a quelli del territorio, per progettare un gioiello o un ornamento “pensando al Vasari” e farlo realizzare sia dalle ditte del Distretto Orafo Aretino, sia dagli artisti-orafi forniti di proprio laboratorio. A seguire i manufatti saranno esposti in una mostra dal titolo “... mi posi all'orefice. Omaggio a Vasari”. Vasari, infatti, come racconta nelle Vite e nelle Ricordanze, ha frequentato diverse botteghe orafe ad Arezzo, oltre che a Firenze e Pisa. Sempre legata al tema dell’Oro sarà “ORO. Tesoro, Bellezza, Luce, Vita”, personale di Filippo Rossi che invita a riflettere sul prezioso metallo accompagnando le icone astratte dell’artista contemporaneo con immagini figurative dal passato in riproduzione, a cura di Mons. Timothy Verdon e ospitata dalla Fraternita dei Laici (2024, periodo da definire).

A cura di Giuliano Centrodi
Gennaio 2025

 

10. Palazzo della fraternita dei Laici

“ORO, TESORO, BELLEZZA, LUCE, VITA”

Nell’anno dei festeggiamenti vasariani, Filippo Rossi, artista con anche una formazione come storico dell’arte, propone una mostra personale negli ambienti del Palazzo della Fraternita dei Laici, su un tema vicino alla storia e all’attualità degli aretini, l’ORO, visto in prospettive sia materiali ed estetiche, sia teologiche e cosmiche. In prossimità al Museo dell’Oro ospitato nel Palazzo, opere del Rossi nelle quattro sale del percorso inviteranno a riflettere sul prezioso metallo come ‘tesoro’, ‘bellezza’, ‘luce’, e ‘vita’, accompagnando le icone astratte dell’artista contemporaneo con immagini figurative dal passato in riproduzione.

Mostra personale di Filippo Rossi

A cura di Monsignor Timothy Verdon

 

INFO

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

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fondazioneguidodarezzo.com

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Dagli affreschi ai decori fino agli arredi, durante gli anni trascorsi nella città natale Giorgio Vasari plasma la sua storica dimora rendendola non solo un inestimabile gioiello d’arte, ma anche un vero e proprio manifesto del nuovo ruolo sociale dell’artista e dell’architetto, intellettuale e cortigiano. Da domenica 8 settembre il Museo Statale di Casa Vasari ad Arezzo (via XX Settembre) sarà scenario di Il disegno fu lo imitare il più bello della natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, una mostra per riscoprire la poliedrica forma mentis del genio aretino attraverso le stanze che ne furono abitazione e spazio creativo, con la curatela di Emanuela Ferretti e Rossella Sileno, il contributo scientifico dell’Università degli Studi di Firenze, Master Museo Italia – Dipartimento di Architettura e il contributo di FSC® ITALIA. L’iniziativa va ad arricchire l’articolato programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di esposizioni, percorsi e approfondimenti che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi, a cura del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.

 

L’inaugurazione de "Il disegno fu lo imitare il più bello della natura” si terrà sabato 7 settembre alle 10.00 con un momento istituzionale presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, e a seguire visita guidata. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio 2025 (info: www.vasari450.it). Il percorso si articolerà in nuclei tematici, strettamente connessi e dialoganti, con disegni, manoscritti, modelli e opere significative in rapporto con le decorazioni pittoriche della Casa e la poetica vasariana. La genealogia artistica di Vasari sarà approfondita nella Camera della Fama e delle Arti, dove l’importanza dell’architettura per l’artista verrà evocata dal modello di uno dei capitelli del loggiato degli Uffizi, appositamente realizzato per l’esposizione, mentre i significati simbolici degli affreschi della Camera di Apollo e delle Muse e il rapporto con Cosimo I saranno enfatizzati dalla presenza dell’Apollo di Willem van de Tetrode dalle Gallerie degli Uffizi, prezioso esempio del collezionismo mediceo. Proseguendo, nella sala detta della Cucina, verrà presentato un approfondimento sulla fortuna novecentesca di Vasari pittore/architetto, attraverso i disegni di Vincenzo Fasolo (1885-1969) e un approfondimento sul rapporto fra alcuni dei grandi maestri del Moderno e le loro abitazioni-manifesto. Infine, la Sala del Trionfo e della Virtù ospiterà la splendida Diana Efesina dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, messa in relazione con la rappresentazione della stessa divinità che Vasari dipinse al centro della parete d’ingresso alla sala, riprendendo un tema iconografico che si afferma nel Cinquecento e che si identifica con la forza creatrice della Natura.

 

“Casa Vasari rappresenta uno dei tesori più preziosi custoditi dalla nostra città – dice il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli – straordinaria testimonianza del valore artistico del Maestro e del suo rapporto sincero con Arezzo. Nell'anno a lui dedicato la sua dimora, che lo vide architetto e pittore, è a pieno titolo protagonista quale testimonianza privilegiata del suo talento e, per l’occasione, sede di una mostra che ne evidenzia e valorizza la poliedricità”.

 

“In questo 450/mo anniversario è evidente che un'attenzione particolare andava messa sulla dimora del grande artista – spiega Lorenzo Cinatti, direttore di Fondazione Guido d’Arezzo – e proprio per questo la Fondazione ha lavorato insieme al museo di Casa Vasari destinando risorse importanti per lo sviluppo di un progetto originale realizzato insieme all'Università di Firenze. Siamo certi che questo sforzo consentirà a tutti i visitatori di apprezzare un percorso di visita pieno di nuovi spunti e suggerimenti per una migliore comprensione di questo luogo così particolare”.

 

Stefano Casciu, Direttore regionale musei, afferma: “La Casa del Vasari ad Arezzo è un luogo dove si concentrano simbolicamente sia i valori legati al ruolo pubblico dell’artista nella società e nel contesto della corte granducale toscana, che quelli più privati espressi comunque in forme auliche ed altamente significative. Questa mostra li evidenzia in modo sottile e ricco di rimandi”.

 

“Il grande apprezzamento – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca – che stanno incontrando le manifestazioni vasariane premia un progetto assai articolato che unisce all’alto rigore scientifico la capacità di avvicinare il grande pubblico. La straordinaria figura vasariana meritava una attenzione davvero particolare che ne svelasse le molteplici sfaccettature. Questa mostra ne è una ulteriore conferma offrendo l’opportunità di entrare nella intimità domestica dell’artista e di comprenderne al meglio la poliedrica forma mentis”.  

 

Paolo Zermani, direttore del Master Museo Italia dell'Università di Firenze aggiunge: “Siamo lieti di vedere che la collaborazione fra l’Università degli Studi di Firenze e la Direzione regionale Musei nazionali Toscana abbia avuto un primo esito concreto e di grande qualità scientifica, con rilevanti connessioni con gli aspetti formativi. Questa esperienza costituisce l’occasione per comprendere meglio il mondo di Vasari, nel quale – per quanto differente e lontano da noi - affonda le proprie radici la cultura artistica architettonica italiana, offrendo così significativi spunti di riflessione”.

 

“La curatela di una mostra è un’attività che si basa sulla collaborazione e la condivisione – approfondisce la co-curatrice Emanuela Ferretti – mettendo a frutto l’integrazione fra saperi, competenze e sensibilità diverse. Questo progetto espositivo è stata una occasione importante sia per tornare su temi di ricerca consolidati, sia per approfondire aspetti significativi del mondo di Vasari relativamente all’architettura. Non meno rilevante è stata l’esperienza formativa che ha permesso di coinvolgere attivamente le allieve e gli allievi del Master Museo Italia”.

 

"La peculiarità della mostra – conclude la co-curatrice Rossella Sileno – è quella di presentare opere d'arte, oggetti e disegni significativi in rapporto con i valori che la Casa di Giorgio Vasari esprime. La dimensione domestica degli spazi e la forte caratterizzazione conferita dalle decorazioni pittoriche ha guidato l'intero progetto espositivo."

 

“Arezzo. La città di Vasari” è promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo e gode del patrocinio di Ministero della Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Sponsor tecnici della mostra “Il disegno fu lo imitare il più bello della naturaFlavio Buonagurelli Broker, Dual ITALIA e FSC® ITALIA.

 BIglietti: https://vasari450.it/biglietteria/

INFO

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

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