Mercoledì, 27 Marzo 2024 15:07

Arezzo: itinerari Giorgio Vasari

Documenti rari, stampe e antichi manoscritti per ripercorrere la storia del Vasari dalle origini della famiglia alla formazione, dal lavoro di architetto e pittore fino alle diverse edizioni della sua opera letteraria più celebre, “Le Vite”, e a tutti gli altri testi di cui fu autore, oltre a scritti e contributi successivi alla sua morte. Sarà un percorso tra i tesori bibliografici custoditi nel catalogo della Biblioteca Città di Arezzo Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale”, la mostra che sabato 4 maggio inaugurerà “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di 10 esposizioni tra opere monumentali, nuovi allestimenti tematici e un grande evento internazionale per comporre il quadro della vita e dell’attività artistica di Giorgio Vasari nella sua città di origine, in occasione dei 450 anni dalla morte. Oltre ad ammirare la selezione di testi a cura della dott.ssa Elisa Boffa, durante il periodo di apertura di “Per gloria dell’arte et honor degli Artefici” sarà anche possibile assistere a un ciclo di conferenze e letture per approfondire la figura del Vasari accompagnati da scrittori, accademici e specialisti (opening venerdì 3 maggio ore 18.00, visitabile fino al 7 luglio 2024 da lunedì a domenica 10-13, 15-18, visite guidate su prenotazione).

 

“Arezzo. La città di Vasari” è il titolo del progetto che, da maggio 2024 a febbraio 2025, connetterà musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare il pittore, architetto e storico dell’arte divenuto emblema del genio poliedrico tardo rinascimentale. Una geografia artistica per scoprire un organismo urbano ricco di suggestioni, capace di rievocare il contesto in cui visse e operò uno dei massimi protagonisti del Cinquecento, in relazione alla città che lo vide nascere e dove scelse di stabilirsi insieme alla moglie Niccolosa Bacci, ai suoi dintorni e al più vasto ambito storico e culturale di cui fu interprete.

 

L’iniziativa è promossa e organizzata da Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo – ente presieduto dal sindaco della città Alessandro Ghinelli e diretto da Lorenzo Cinatti a cui dal 2018 è affidata dal Comune di Arezzo la gestione delle attività e dei presidi culturali sul territorio – in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno Vasariano. Con il patrocinio di Ministero della Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e San Sepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Progetto grafico a cura di Wml design.

 

Perché possiamo definire Arezzo “la città di Vasari”? Indubbiamente l’autore de “Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori” trascorse gran parte della sua vita tra la corte medicea di Firenze e Roma, ma è ad Arezzo che si legano le origini della sua famiglia sin dall’arrivo del nonno, Giorgio di Lazzaro Taldi da Cortona, nel corso del XV secolo. Un legame di sangue – come testimoniato dai documenti provenienti dal suo archivio – che si intreccia all’impronta artistica con cui lasciò ricordo indelebile sulla città, dalle Logge di Piazza Grande a Casa Vasari, fino al progetto di trasformazione della badia delle Sante Flora e Lucilla e ai dipinti che impreziosiscono le chiese della Santissima Annunziata e della SS. Trinità. Da qui il progetto di collegare, come in una mappa, la Biblioteca Città di Arezzo, la Casa Museo Ivan Bruschi, la Fraternita dei Laici, la Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo di Casa Vasari, il Museo diocesano di Arte sacra, l’Archivio di Stato e il Museo Orodautore, per dare nuovo rilievo alle opere e ai documenti vasariani conservati nelle diverse sedi attraverso segnalazioni mirate e mostre dossier, sottolineando il rilievo che la città ebbe nell'esperienza umana e artistica di Vasari.

 

Fulcro dell’iniziativa, a cui si affiancheranno itinerari sul territorio ed eventi collaterali, sarà una grande mostra internazionale, a cura di Cristina Acidini, con la collaborazione di Alessandra Baroni, che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l'accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. La grande esposizione, dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, si terrà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, in pittura Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio simbolico dell’allegoria, adeguando la propria arte a una pratica ricorrente nel Cinquecento sia nelle creazioni letterarie sia nell’espressione visiva, dove i più svariati oggetti vanno a costituire un vocabolario ad alta intensità simbolica. Avvalendosi di grandi prestiti nazionali ed internazionali saranno esposte – seguendo il tema dell’allegoria profana e sacra – tavole dipinte e disegni di Giorgio Vasari e di artisti contemporanei e collaboratori praticanti la stessa linea espressiva, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. Non mancheranno manufatti altamente simbolici a rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo, per volere di Cosimo de’ Medici ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali.

 

Il comitato scientifico, diretto da Carlo Sisi, è composto da Cristina Acidini Luchinat, Alessandra Baroni, Alessandro Cecchi, Eliana Carrara, Carlo Falciani, Massimiliano Rossi, Laura Donati, Anna Bisceglia, Stefano Casciu, Simone Verde.

 

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

 

 1. Biblioteca città di Arezzo

“PER GLORIA DELL’ARTE ET HONOR DEGLI ARTEFICI”

Giorgio Vasari artista e scrittore

Negli spazi della Biblioteca Comunale a cura di Elisa Boffa un’esposizione di alcuni tra i tesori bibliografici custoditi nel suo catalogo – testi antichi, stampe e manoscritti – che documentano, in cinque sezioni dedicate, le origini della famiglia e la formazione del giovane Vasari, il suo operato di architetto e pittore, le diverse edizioni della sua opera libresca più celebre, “Le Vite”, e tutti gli altri testi di cui fu autore, oltre a scritti e contributi successivi alla sua morte (fino a luglio 2024).

A cura di Elisa Boffa

Da Maggio a Luglio 2024

      

 2. Fraternita dei Laici

“HONORATO E GRATIOSA”

Presso la Fraternita dei Laici un itinerario pensato da Francesca Chieli dal titolo “Honorato e Gratiosa. La Loggia di Giorgio Vasari“ illustrerà, attraverso una ampio corpus documentario, la genesi e lo sviluppo di una delle imprese architettoniche più importanti per Arezzo, le Logge vasariane, oltre ad altre preziose testimonianze sulla vita dell’artista – tra cui l’atto di nascita presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze e lettere di incarico, delibere e registrazione di pagamenti (fino a febbraio 2025).

La loggia di Giorgio Vasari
A cura di Francesca Chieli

Da Giugno 2024 a Febbraio 2025

 

3. Museo Archeologico

“I VASARI ‘VASAI’ E IL LORO RAPPORTO CON LA PRODUZIONE CERAMICA ARETINA DI ETÀ ROMANA”

Al Museo Archeologico Nazionale “I Vasari "vasai" e il loro rapporto con la produzione ceramica aretina di età antica”, che sulla traccia letteraria della vita di Giorgio di Lazzaro Taldi ripercorrerà le connessioni della famiglia Vasari con la fortuna di quella antica manifattura, da cui tra l’altro deriva il cognome. Un’occasione per visitare il recente allestimento della sala dedicata ai celebri vasi in terra sigillata, ricchi di ornamenti e temi mitologici, con un’apposita sezione a illustrare le connessioni tra l’attività di vasaio esercitata dal nonno e gli arretina vasa, a cura di Maria Gatto (fino a febbraio 2025).

A cura di Maria Gatto

Da Giugno 2024 a Febbraio 2025

 

4. Museo Diocesano

“SI È MANGIATO ALTRO CHE PANE E MESSER GIORGIO”

In luglio presso il Museo di Arte Sacra inaugurerà “Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio. Fortuna critica e nuove ricerche sullo Stendardo dei Peducci”. Con la curatela di Serena Nocentini, partendo dallo stendardo processionale dipinto da Vasari nel 1549 per la Compagnia di San Giovanni Battista dei Peducci e costituito da due raffinatissime tele raffiguranti la Predica del Battista e il Battesimo di Gesù, si illustrano le capacità del Vasari pittore attraverso documenti d’archivio e il confronto con le tele inedite conservate nella Badia delle Sante Flora e Lucilla (fino a febbraio 2025).

Fortuna critica e nuove ricerche sullo stendardo dei Peducci

A cura di Serena Nocentini

Da Luglio 2024 a Febbraio 2025

 

5. Archivio di Stato

“COSTRUIRE UN IMMAGINE DI SÉ: GIORGIO VASARI ATTRAVERSO LE SUE CARTE”

“Costruire un’immagine di sé: Giorgio Vasari attraverso le sue carte”, mostra documentaria a cura di Ilaria Marcelli negli spazi dell’Archivio di Stato, col prezioso sussidio del patrimonio archivistico vasariano espone le carte relative alla famiglia dell’artista, e alla corrispondenza col granduca Cosimo I, entrambe accomunate dalla volontà di Vasari di condizionare la memoria che i contemporanei prima e i posteri poi avrebbero avuto della sua figura e del suo lavoro (fino a febbraio 2025). A cura di Ilaria Marcelli

Da Settembre 2024 a Febbraio 2025

 

6. Casa Vasari

“IL DISEGNO FU LO IMITARE IL PIÙ BELLO DELLA NATURA”

La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto

"Il disegno fu lo imitare il più bello della Natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, con la curatela di Rossella Sileno la storica dimora dell’artista – Casa Vasari – diviene scenario di una mostra arricchita da disegni e sculture che pone in risalto due aspetti, distinti ma strettamente collegati tra loro: la figura dell’artista intellettuale e la tematica dell’architettura nell’opera pittorica vasariana (fino a febbraio 2025).

A cura di Rossella Sileno

Da Settembre 2024 a Febbraio 2025

 

7. Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea

“GIORGIO VASARI. IL TEATRO DELLE VIRTÙ”

Fulcro dell’iniziativa,  una grande mostra internazionale che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l'accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. La grande esposizione, dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, si terrà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, in pittura Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio simbolico dell’allegoria, adeguando la propria arte a una pratica ricorrente nel Cinquecento sia nelle creazioni letterarie sia nell’espressione visiva, dove i più svariati oggetti vanno a costituire un vocabolario ad alta intensità simbolica. Avvalendosi di grandi prestiti nazionali ed internazionali saranno esposte – seguendo il tema dell’allegoria profana e sacra – tavole dipinte e disegni di Giorgio Vasari e di artisti contemporanei e collaboratori praticanti la stessa linea espressiva, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. Non mancheranno manufatti altamente simbolici a rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo, per volere di Cosimo de’ Medici ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali. 

A cura di Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni

Da Ottobre 2024 a Febbraio 2025

 

8. Museo d’Arte Medioevale e Moderna

“ALCUNA COSA FUOR DELL’USO COMUNE”

Nel palazzo che fu di proprietà della famiglia Ciocchi del Monte e dove soggiornò il cardinale Giovanni Maria, poi pontefice col nome di Giulio III, tra i principali committenti di Vasari, oggi sede del MNAMM, è esposta una delle più grandiose opere dell’artista: il dipinto ad olio su tavola raffigurante il terzo dei quattro conviti narrati nel Libro di Ester, commissionato nel luglio del 1548 da don Giovanni Benedetto da Mantova, abate del Monastero delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo. A corredo del monumentale dipinto, con la curatela di Luisa Berretti, saranno esposti i disegni preparatori, i documenti, le risultanze del restauro in grado di dare evidenza ai bellissimi particolari dell’opera (fino a febbraio 2025). 

Il convito per le nozze di Ester e Assuero di Giorgio Vasari

A cura di Luisa Berretti

Da Ottobre 2024 a Febbraio 2025

 

9. Museo Orodautore

“OMAGGIO A VASARI”

Il Museo Orodautore omaggerà Vasari in gennaio invitando, con la curatela di Giuliano Centrodi, 15-20 artisti-orafi e designer, con particolare riguardo a quelli del territorio, per progettare un gioiello o un ornamento “pensando al Vasari” e farlo realizzare sia dalle ditte del Distretto Orafo Aretino, sia dagli artisti-orafi forniti di proprio laboratorio. A seguire i manufatti saranno esposti in una mostra dal titolo “... mi posi all'orefice. Omaggio a Vasari”. Vasari, infatti, come racconta nelle Vite e nelle Ricordanze, ha frequentato diverse botteghe orafe ad Arezzo, oltre che a Firenze e Pisa. Sempre legata al tema dell’Oro sarà “ORO. Tesoro, Bellezza, Luce, Vita”, personale di Filippo Rossi che invita a riflettere sul prezioso metallo accompagnando le icone astratte dell’artista contemporaneo con immagini figurative dal passato in riproduzione, a cura di Mons. Timothy Verdon e ospitata dalla Fraternita dei Laici (2024, periodo da definire).

A cura di Giuliano Centrodi
Gennaio 2025

 

10. Palazzo della fraternita dei Laici

“ORO, TESORO, BELLEZZA, LUCE, VITA”

Nell’anno dei festeggiamenti vasariani, Filippo Rossi, artista con anche una formazione come storico dell’arte, propone una mostra personale negli ambienti del Palazzo della Fraternita dei Laici, su un tema vicino alla storia e all’attualità degli aretini, l’ORO, visto in prospettive sia materiali ed estetiche, sia teologiche e cosmiche. In prossimità al Museo dell’Oro ospitato nel Palazzo, opere del Rossi nelle quattro sale del percorso inviteranno a riflettere sul prezioso metallo come ‘tesoro’, ‘bellezza’, ‘luce’, e ‘vita’, accompagnando le icone astratte dell’artista contemporaneo con immagini figurative dal passato in riproduzione.

Mostra personale di Filippo Rossi

A cura di Monsignor Timothy Verdon

 

INFO

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

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fondazioneguidodarezzo.com

Pubblicato in Eventi Arezzo
Lunedì, 16 Settembre 2024 11:49

“Vasari. Il teatro delle Virtù”

 

Una grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere – MET - Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre – e italiane – Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.

 

Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio – esempio straordinario di barocco aretino – sarà allestita la mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, evento che va a costituire l’apice del programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo; col patrocinio del Ministero della Cultura; in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, Fondazione Arezzo Intour e Discover Arezzo; col contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali; il sostegno di Camera di Commercio Arezzo-Siena e la curatela dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi. La mostra – presentata oggi al Ministero della Cultura a Roma, col sottosegretario Gianmarco Mazzi che ha ringraziato la città di Arezzo sottolineandone la bellezza – è a cura di Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni, con main sponsor Estra. L’accento verrà posto sull’utilizzo dell’allegoria, ovvero di quel patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. A rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria non mancheranno manufatti altamente simbolici, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco identitario del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, rinvenuto nel 1553 durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali (info e ticket: www.vasari450.it).

 

Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, unificando tutte le arti maggiori – pittura scultura e architettura – Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio allegorico inventando uno stile che divenne ricorrente nel Cinquecento, sia nelle creazioni letterarie che nell’espressione visiva, dove immagini e soggetti fantastici acquisiscono un’alta intensità simbolica. Tra le opere in mostra tavole, tele e disegni sia di Vasari che di artisti coevi e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari, oltre all’eccezionale presenza di imponenti pale d’altare.

 

“L’Anno Vasariano ha portato Arezzo al centro dell’interesse artistico nazionale – dice il sindaco del Comune di Arezzo Alessandro Ghinelli – e ha contribuito in maniera decisiva ad affermarne la caratteristica acquisita di città d’arte e cultura, scelta come meta privilegiata da un numero sempre crescente di visitatori nazionali e internazionali: a loro, tutti gli eventi che fin qui si sono susseguiti, e questa mostra internazionale “Vasari. Il Teatro delle Virtù” offriranno un’occasione speciale per apprezzare le straordinarie bellezze che conserva e per ammirare il genio di Vasari, artista poliedrico e interprete sensibile del proprio tempo”.

 

“Questa mostra internazionale – dichiara Bernabò Bocca, Presidente Fondazione CR Firenze – suggella e giunge a completare, in una maniera assai efficace, questo viaggio affascinante nel ‘pianeta Vasari’ che la nostra Istituzione ha sostenuto con grande convinzione. Un viaggio ricco di proposte e di eventi che uniscono, all’assoluto valore scientifico, un forte aspetto divulgativo che è stato assai apprezzato dal pubblico. Un programma che ha anche segnato un modello di felice sinergia pubblico-privata che ha visto riunite, assieme all’Amministrazione comunale aretina, le migliori Istituzioni cittadine, assieme a studiosi ed esperti di altissimo livello. Dobbiamo sempre più conoscere e valorizzare il nostro più illustre passato per comprendere meglio cosa ci sta accadendo e perché esso rappresenta le nostre radici, la nostra cultura, la nostra identità”.

 

“Giorgio Vasari è stato un protagonista della cultura italiana ed europea”, aggiunge Francesco Macrì, presidente di Estra. “Il 450° anniversario della sua morte è stato individuato dalla Fondazione Guido d’Arezzo quale occasione per una riflessione non solo su questo artista, architetto e scrittore ma anche sulla società e la cultura del Cinquecento. Un progetto di alto profilo che Estra ha deciso di condividere in relazione alla sua costante attenzione  alla storia e alla cultura dei territori nei quali svolge la sua funzione che non è solo imprenditoriale ma anche di parte attiva della comunità locale in tutte le sue diverse espressioni”.

 

Saranno 8 le sezioni in cui si articolerà il percorso espositivo, pensate per presentare in maniera esaustiva non solo l’opera di Vasari, ma anche la sua fittissima rete di relazioni e le novità di cui fu interprete e che avrebbero cambiato per sempre la storia dell’arte. Il percorso di vita e di lavoro del maestro sarà valorizzato in “Giorgio Vasari, un gigante dell’arte”: l’artista, l’architetto degli Uffizi e delle Logge, la famiglia, la fama come scrittore, l’incontro e il favore dei Medici, l’amicizia con Michelangelo, il rapporto con Bronzino, la fedeltà alla sua città, nella quale volle essere sepolto. Domina la sezione il cosiddetto “Autoritratto degli Uffizi”, opera di Giovanni Stradano che celebra il ruolo apicale dell’aretino presso la corte del Granduca. Si prosegue con “Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza”: grazie ad una profonda educazione umanistica, Giorgio seppe costruire già dalla prima gioventù i contatti che presto lo portarono a girare l’Italia. A testimonianza troviamo carteggi rari e pubblicazioni, oltre ad straordinarie opere pittoriche della prima fase fiorentina come le “Tentazioni di San Girolamo”, normalmente esposte alle Gallerie degli Uffizi. Un focus speciale sarà dedicato, in “L’apoteosi delle Virtù”, alla nascita del linguaggio allegorico per immagini e alle invenzioni visive che furono apprezzate non solo dai Medici, ma anche dai pontefici Pio IV e Pio V e dal cardinale Alessandro Farnese, che incoraggiò Vasari a scrivere “Le vite”. A impreziosire la sezione opere rarissime come “Allegoria del sonno”, “Allegoria dell’oblio” e lo splendido studio a penna e inchiostro con “Le Primizie della Terra offerte a Saturno”, preparatorio per l’affresco della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio, concesse in prestito dal Met di New York. Non mancheranno approfondimenti sugli episodi più significativi della vita del Vasari: in “L’Accademia del Disegno” si tratterà in particolare la fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno, autorizzata dal duca Cosimo per regolare il sistema delle committenze pubbliche. Ne fecero parte molti artisti illustri: Salviati, Cellini, Bronzino, Allori, Stradano, gli Zuccari – qui in mostra – con i quali Vasari condivise i cantieri artistici eseguiti negli anni d’oro al servizio di Cosimo de’ Medici, da Palazzo Vecchio agli apparati per le nozze del principe Francesco.

 

Ancora: “Vasari e l’Arte Sacra”, sezione tematica dedicata alle committenze pubbliche e private che avrà il suo apice in opere che arrivano ad Arezzo in via del tutto eccezionale, come la “Sacra Famiglia”, la “Crocifissione con la Madonna, san Giovanni e santa Maria Maddalena” e il “Cristo portacroce” da collezioni private, oltre ai tondi provenienti dagli altari non più esistenti di Santa Maria Novella a Firenze, esposti per la prima volta. I disegni, che per Vasari erano ideazione e progettazione alla base di ogni opera – sia essa in pittura, scultura, architettura o arti applicate – saranno centrali in “Il Disegno, padre delle Arti”. Moltissimi quelli esposti, provenienti da Torino, Vienna, Roma, Firenze e New York e da Parigi – di cui nove tra schizzi e cartonetti preparatori per il “Giudizio Universale” della Cupola di Santa Maria del Fiore, completata poi da Federico Zuccari. E poi “La Chimera, Vasari e il Duca”, ovvero la genialità dell’artista “comunicatore”. Al ritrovamento dello strepitoso bronzo etrusco, scoperto ad Arezzo e condotto trionfalmente a Firenze, l'intervento di Vasari fu rapido e perspicace: lo inserì nella propaganda politica di Cosimo, come simbolo di una civiltà precedente all'autorità della Roma imperiale e antenata dalla Toscana moderna. Infine la sezione dedicata a “Pitture monumentali in chiese e basiliche”, con quattro tra le più grandiose pale dipinte da Vasari tra il 1545 e il 1569, mai uscite dalle sedi originali durante gli ultimi due secoli, come l’”Allegoria dell’Immacolata Concezione” dalla chiesa dei Santi Apostoli a Firenze e l’”Adorazione dei Magi” dal complesso monumentale di Santa Croce e Ognissanti di Bosco Marengo in Piemonte.

 

Per rendere la mostra fruibile anche al pubblico più giovane sono stati creati, col contributo dell’assessorato alla scuola del Comune di Arezzo, una serie di percorsi per le scuole diversificati e calibrati – dall’ infanzia alla secondaria di secondo grado. Il progetto, dal titolo “Incontrare Giorgio Vasari”, ha la finalità di accompagnare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, proponendo modi coinvolgenti di fare esperienza dell'arte, rendendo i contenuti più accessibili attraverso una metodologia didattica che intreccia i contenuti veicolati alle esperienze personali dei visitatori in modo partecipativo e ludico. Un invito a volgere uno sguardo inedito su ciò che ci circonda e a guardare l'arte (e il mondo) con occhi nuovi e curiosi. A realizzare le visite sarà lo staff della libreria La Casa sull’Albero, vincitrice nel 2019 del premio Andersen come miglior libreria per ragazzi d’Italia (info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

 

“Vasari. Il Teatro delle Virtù” è un’iniziativa promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, col patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, Fondazione Arezzo Intour e Discover Arezzo, col contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e a cura dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi. Main sponsor: Estra. Con il sostegno di Camera di Commercio Arezzo-Siena. Sponsor: Unoaerre, SECO SPA, Caurum, Unicoop Firenze. Sponsor tecnico: DUAL Italia, Flavio Buonagurelli Broker Assicurativo. Progetto grafico a cura di Wml design.

 

ORARI MOSTRA

Lu/me/gio/ve: 10.00 – 18.00

Sa/do: 10.00 – 19.00

Ma: chiuso

 

INFO E TICKET

www.vasari450.it

 

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

fondazioneguidodarezzo.com

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Dagli affreschi ai decori fino agli arredi, durante gli anni trascorsi nella città natale Giorgio Vasari plasma la sua storica dimora rendendola non solo un inestimabile gioiello d’arte, ma anche un vero e proprio manifesto del nuovo ruolo sociale dell’artista e dell’architetto, intellettuale e cortigiano. Da domenica 8 settembre il Museo Statale di Casa Vasari ad Arezzo (via XX Settembre) sarà scenario di Il disegno fu lo imitare il più bello della natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, una mostra per riscoprire la poliedrica forma mentis del genio aretino attraverso le stanze che ne furono abitazione e spazio creativo, con la curatela di Emanuela Ferretti e Rossella Sileno, il contributo scientifico dell’Università degli Studi di Firenze, Master Museo Italia – Dipartimento di Architettura e il contributo di FSC® ITALIA. L’iniziativa va ad arricchire l’articolato programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di esposizioni, percorsi e approfondimenti che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi, a cura del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.

 

L’inaugurazione de "Il disegno fu lo imitare il più bello della natura” si terrà sabato 7 settembre alle 10.00 con un momento istituzionale presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, e a seguire visita guidata. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio 2025 (info: www.vasari450.it). Il percorso si articolerà in nuclei tematici, strettamente connessi e dialoganti, con disegni, manoscritti, modelli e opere significative in rapporto con le decorazioni pittoriche della Casa e la poetica vasariana. La genealogia artistica di Vasari sarà approfondita nella Camera della Fama e delle Arti, dove l’importanza dell’architettura per l’artista verrà evocata dal modello di uno dei capitelli del loggiato degli Uffizi, appositamente realizzato per l’esposizione, mentre i significati simbolici degli affreschi della Camera di Apollo e delle Muse e il rapporto con Cosimo I saranno enfatizzati dalla presenza dell’Apollo di Willem van de Tetrode dalle Gallerie degli Uffizi, prezioso esempio del collezionismo mediceo. Proseguendo, nella sala detta della Cucina, verrà presentato un approfondimento sulla fortuna novecentesca di Vasari pittore/architetto, attraverso i disegni di Vincenzo Fasolo (1885-1969) e un approfondimento sul rapporto fra alcuni dei grandi maestri del Moderno e le loro abitazioni-manifesto. Infine, la Sala del Trionfo e della Virtù ospiterà la splendida Diana Efesina dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, messa in relazione con la rappresentazione della stessa divinità che Vasari dipinse al centro della parete d’ingresso alla sala, riprendendo un tema iconografico che si afferma nel Cinquecento e che si identifica con la forza creatrice della Natura.

 

“Casa Vasari rappresenta uno dei tesori più preziosi custoditi dalla nostra città – dice il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli – straordinaria testimonianza del valore artistico del Maestro e del suo rapporto sincero con Arezzo. Nell'anno a lui dedicato la sua dimora, che lo vide architetto e pittore, è a pieno titolo protagonista quale testimonianza privilegiata del suo talento e, per l’occasione, sede di una mostra che ne evidenzia e valorizza la poliedricità”.

 

“In questo 450/mo anniversario è evidente che un'attenzione particolare andava messa sulla dimora del grande artista – spiega Lorenzo Cinatti, direttore di Fondazione Guido d’Arezzo – e proprio per questo la Fondazione ha lavorato insieme al museo di Casa Vasari destinando risorse importanti per lo sviluppo di un progetto originale realizzato insieme all'Università di Firenze. Siamo certi che questo sforzo consentirà a tutti i visitatori di apprezzare un percorso di visita pieno di nuovi spunti e suggerimenti per una migliore comprensione di questo luogo così particolare”.

 

Stefano Casciu, Direttore regionale musei, afferma: “La Casa del Vasari ad Arezzo è un luogo dove si concentrano simbolicamente sia i valori legati al ruolo pubblico dell’artista nella società e nel contesto della corte granducale toscana, che quelli più privati espressi comunque in forme auliche ed altamente significative. Questa mostra li evidenzia in modo sottile e ricco di rimandi”.

 

“Il grande apprezzamento – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca – che stanno incontrando le manifestazioni vasariane premia un progetto assai articolato che unisce all’alto rigore scientifico la capacità di avvicinare il grande pubblico. La straordinaria figura vasariana meritava una attenzione davvero particolare che ne svelasse le molteplici sfaccettature. Questa mostra ne è una ulteriore conferma offrendo l’opportunità di entrare nella intimità domestica dell’artista e di comprenderne al meglio la poliedrica forma mentis”.  

 

Paolo Zermani, direttore del Master Museo Italia dell'Università di Firenze aggiunge: “Siamo lieti di vedere che la collaborazione fra l’Università degli Studi di Firenze e la Direzione regionale Musei nazionali Toscana abbia avuto un primo esito concreto e di grande qualità scientifica, con rilevanti connessioni con gli aspetti formativi. Questa esperienza costituisce l’occasione per comprendere meglio il mondo di Vasari, nel quale – per quanto differente e lontano da noi - affonda le proprie radici la cultura artistica architettonica italiana, offrendo così significativi spunti di riflessione”.

 

“La curatela di una mostra è un’attività che si basa sulla collaborazione e la condivisione – approfondisce la co-curatrice Emanuela Ferretti – mettendo a frutto l’integrazione fra saperi, competenze e sensibilità diverse. Questo progetto espositivo è stata una occasione importante sia per tornare su temi di ricerca consolidati, sia per approfondire aspetti significativi del mondo di Vasari relativamente all’architettura. Non meno rilevante è stata l’esperienza formativa che ha permesso di coinvolgere attivamente le allieve e gli allievi del Master Museo Italia”.

 

"La peculiarità della mostra – conclude la co-curatrice Rossella Sileno – è quella di presentare opere d'arte, oggetti e disegni significativi in rapporto con i valori che la Casa di Giorgio Vasari esprime. La dimensione domestica degli spazi e la forte caratterizzazione conferita dalle decorazioni pittoriche ha guidato l'intero progetto espositivo."

 

“Arezzo. La città di Vasari” è promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo e gode del patrocinio di Ministero della Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Sponsor tecnici della mostra “Il disegno fu lo imitare il più bello della naturaFlavio Buonagurelli Broker, Dual ITALIA e FSC® ITALIA.

 BIglietti: https://vasari450.it/biglietteria/

INFO

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

fondazioneguidodarezzo.com

www.vasari450.it

Pubblicato in Eventi Arezzo
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