domenica 26 gennaio, ore 17.30
LST Teatro
DOV’È FINITO LO ZIO COSO
liberamente tratto dal romanzo Lo Zio Coso di Alessandro Schwed
con Gianni Poliziani, Alessandro Waldergan
adattamento teatrale e regia Manfredi Rutelli
musiche originali e paesaggi sonori Paolo Scatena
luci Simone Beco
Storia apocalittica della memoria indifesa, del rischio dell’oblio e del revisionismo storico, Dov’è finito
lo Zio Coso vede i due protagonisti, il viaggiatore Melik ed il veterinario Oscar Rugyo, incontrarsi,
forse casualmente, forse no, in uno scompartimento del treno che sta portando Melik in Ungheria,
alla ricerca delle sue radici e di suo zio, fratello del padre recentemente scomparso. Un incontro
surreale e devastante, che porterà Melik ad apprendere da Oscar che la Seconda Guerra mondiale
non c’è mai stata. Con relativa negazione di tutto ciò che da quell’evento è derivato: bombardamenti,
deportazioni, morti. Tutti eventi questi, frutto di un malinteso, un complotto giudaico laburista
finalizzato a mettere in cattiva luce la grande Germania. Tesi da cui scaturirà la conseguente
conclusione che tutto ciò che Melik ha vissuto e vive non è assolutamente esistito. Provocando nella
sua fragile mente un dolore come di una botta, o, più probabilmente, di una caduta da un treno.
info e prevendite
Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo
tel. 0575 27961 - 338 8431111
dal lun. al ven. ore 10 > 13 e 15.30 > 18
Teatro Petrarca, Via Guido Monaco 12, Arezzo
tel. 0575 1739608
mercoledì ore 17:30 > 19:30
on line su TicketOne
biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima dello spettacolo
officinedellacultura.org
domenica 9 febbraio, ore 17.30
Atto Due
NESSUN ELENCO DI COSE STORTE
testo e regia Oscar De Summa
con Sandra Garuglieri
disegno luci Matteo Gozzi
con il contributo di Fondazion CR Firenze Bando Emergenza Cultura 2021
Dopo una sciagura aerea, un terremoto, un incidente qualunque, vi è una grande attività intorno al
luogo della disgrazia. I governi investono molte risorse per queste attività, perché non si può lasciare
dei familiari di sciagure senza un corpo da piangere o diversamente detto non si può lasciare un
corpo senza nome ovvero senza la ritualità che a quel nome, secondo il proprio vissuto, corrisponde.
Assegnando quel nome noi assegniamo l’indirizzo ad un dolore, gli diamo una forma attraverso un
rito, un modo di essere vissuto e rappresentato: la vita eterna, la pace dei sensi, la liberazione dalle
rinascite. Questo non vuole essere il racconto della squadra di ricerca, né dei migranti dispersi, ma
della nostra relazione con la morte attraverso un gioco, attraverso un giallo che si propone, in modo
ludico, di scoprire chi ha ucciso la morte.
info e prevendite
Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo
tel. 0575 27961 - 338 8431111
dal lun. al ven. ore 10 > 13 e 15.30 > 18
Teatro Petrarca, Via Guido Monaco 12, Arezzo
tel. 0575 1739608
mercoledì ore 17:30 > 19:30
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biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima dello spettacolo
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sabato 13 aprile, ore 17.30
SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
NIKITA
con Francesca Sarteanesi, Alessia Spinelli
drammaturgia e ideazione Francesca Sarteanesi, Tommaso Cheli
regia Francesca Sarteanesi
costumi Rebecca Ihle
scenografia Rebecca Ihle, Lorenzo Cianchi
disegno luci Marco Santambrogio
sonorizzazioni Francesco Baldi
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione/Teatro Metastasio di Prato con il
sostegno di Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
si ringraziano Nikita, il Luna Park di Pistoia e Francesca Saturnino foto di scena
Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato
perfettamente dentro una carta a fiori blu. L’aspettativa di chi riceve il regalo è parecchio alta poiché
il pacchetto è veramente confezionato bene. Eppure, in breve, l’eccitazione lascia campo libero alla
delusione. Nikita assiste sempre allo spacchettamento. Il regalo è più o meno sempre lo stesso: un
centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti.
“Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. Ho
assistito a questa scena diverse volte. La immaginiamo a incartare un porta caramelle di ceramica,
fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con il batticarne,
che tra l’altro ha comprato apposta. Nikita si lava a pezzi, non entra mai nella vasca e tantomeno
fa la doccia. Si lava a pezzi perché risparmia tempo e acqua. L’odore non è lo stesso, va detto, ma lo
camuffa bene con i Tesori d’Oriente. “È l’America che ci ha rovinato” ripete spesso, forse perché ha in
testa un’idea di società vagamente comunista, ma molto vaga. Proprio lei che non sa condividere
nemmeno una bottiglia di rosso della casa.
info e prevendite
Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo
tel. 0575 27961 - 338 8431111
dal lun. al ven. ore 10 > 13 e 15.30 > 18
Teatro Petrarca, Via Guido Monaco 12, Arezzo
tel. 0575 1739608
mercoledì ore 17:30 > 19:30
on line su TicketOne
biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima dello spettacolo
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