Nome
Gustando lo stufato
Comune
San Giovanni Valdarno
Località
San Giovanni Valdarno
Data
periodo carnevalesco
Referente
Comune di San Giovanni Valdarno Piazza Cavour, 1 tel. 055 91261 Ufficio Turismo Commercio e Promozione del Territorio tel. 0559126251 E-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Ufficio Informazioni Turistiche Tel. 055 943748 E-mail:
Descrizione della Sagra
Le sue origini risalgono agli inizi del secolo presso alcune fabbriche, come la Ferriera (nel reparto sbozzo e gassogeni), la Ceramica, le Fornaci Bagiardi, dove alcuni operai, particolarmente ghiotti e abili in culinaria, ogni tanto cucinavano lo spezzatino più che altro a base degli interiori degli animali (polmone, viscere, ecc). Uno di questi tra l'altro nel 1915 fu arruolato nell'esercito ed inviato in Libia dove fece il cuoco del reggimento (era la sua attitudine e passione). Qui scoprì le spezie e soprattutto imparò a cucinare i grandi quantitativi di pietanze. Al suo ritorno conservò gelosamente le scoperte e incominciò ad applicarle prima in casa, poi in Ferriera e infine nei saloni della Basilica, dove s'incominciò a cucinare lo spezzatino che da quel momento prese il nome di "stufato alla sangiovannese" perché solo qui lo si faceva con i nuovi ingredienti e soprattutto con carne delle gambe anteriori di vitello adulto, dando al piatto un gusto diverso dallo spezzatino.
Il segreto piano piano passò da un cuoco all'altro degli Uffizi (ogni Uffizio aveva il proprio cuoco), dando vita ad una vera e propria competizione che ancora oggi si conserva, e poi di casa in casa, nelle osterie e nei ristoranti della città. Ma l'originaria ricetta è rimasta legata agli Uffizi e solo in questa circostanza viene applicata. L’Associazione Pro Loco e l’Amministrazione Comunale di San Giovanni (Ufficio Turismo e Attività Produttive), da sempre consapevoli dell’immensa
STUFATO ALLA SANGIOVANNESE:
Ingredienti: Carne di vitello: muscolo di zampa , battuto o trito di cipolla, sedano, carote e prezzemolo; a parte, battuto fine fine di aglio e bucce di limone; sale, pepe, spezie e un po' di noce moscata; ossi della bestia, olio d'oliva, vino rosso, un po' di conserva.
Preparazione: Il segreto è difficile a spiegarsi perché dipende da una serie di cose importanti come: la quantità e tipo di carne, tipo di tegame, mestolo col quale deve essere ben girato il tutto, infine la mano che lo lavora. Mettere la carne nel tegame con l'olio e i due battuti. Mettetevi sale, pepe, comuni spezie e noce moscata. Girare il tutto col mestolo e mettere al fuoco. A parte si è messo a bollire lentamente gli ossi con solo acqua. Rosolare bene finché l'olio in fondo al tegame non appaia
trasparente. A questo punto aggiungere vino rosso in quantità che ricopra la carne e farlo evaporare a fuoco vivace. Quando si è ritirato, assumendo un colore marrone, aggiungere un po' di conserva in quantità tale da non dare alla carne un aspetto troppo rosso. Si aggiunge il brodo degli ossi via via che la carne lo richiede. Un quarto d'ora prima della cottura si aggiunge un pizzico di noce moscata. Il tutto deve bollire lentamente per circa quattro ore.
Attenzione: le date indicate possono subire variazioni. Invitiamo pertanto i lettori ad informarsi contattando gli organizzatori dei vari eventi per sapere in quali giorni si terrà l'edizione del corrente anno