Ripercorrere alcune zone del Valdarno aretino significa innanzitutto provare le sensazioni vissute da Leonardo da Vinci quando ha attraversato lo spettacolare paesaggio delle Balze, che ritroviamo nel celebre dipinto "Madonna dei Fusi" o quello suggestivo dell’Arno nel tratto di Ponte a Buriano e che ci ha trasmesso con alcune sue opere famose. Le Balze furono addirittura oggetto di studi e ad esse il Genio si ispirò per creare lo sfondo di alcuni dipinti. Ne La Gioconda, che rappresenta l’unione tra la perfezione dell’opera umana e della Natura, pare che venga ricordato anche il Ponte a Buriano.
E’ l’acqua la principale forza che ha forgiato le Balze: dapprima, circa due milioni di anni fa, ha formato un grande lago riempiendolo di sedimenti strappati alle montagne circostanti, poi, più recentemente, li ha erosi e incisi con il lento scorrere dei torrenti, formando così guglie e pinnacoli di sabbia, limo e ciottolami, modellati ancora dall’acqua, levigati dal vento e screpolati dal sole, che oggi sovrastano strette valli coltivate.
Tra queste cattedrali, affascinanti nei loro incantevoli colori che vanno dal grigio-celeste all’ocra-arancio, scoprirai coltivi, torrenti, borri e boschetti di querce in cui perderti ad ascoltare ed osservare la natura.