la Casa Museo Ivan Bruschi è stata definita un “luogo delle meraviglie”, dove la filosofia estetico-culturale dell’ideatore della Fiera Antiquaria è ancora vivibile grazie al suggestivo allestimento della preziosa ed eclettica collezione. Oltre 10.000 opere provenienti da tutte le parti del mondo, dall’età preistorica alle prime decadi del XX sec., reperti archeologici Etruschi, Greci e Romani, dipinti, mobili, ceramiche, monete, armi, libri, sculture, gioielli.
La Casa Museo Ivan Bruschi è a tutti gli effetti uno spazio culturale che ospita mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, conferenze, spettacoli teatrali, concerti. Punto 31: Vedi la Mappa »
INDIRIZZO: Corso Italia, 14
TEL: 0575 354126
WEB: www.fondazionebruschi.it
E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORARI: 10-13 / 14-18 chiuso il lunedì
BIGLIETTI: € 5 intero; € 3 ridotto
Parzialmente accessibile ai disabili
in piazza del Duomo, 1. Vi sono esposte opere di Giorgio Vasari e Bartolomeo della Gatta. Interessanti i tre crocifissi lignei romanici. Punto 29: Vedi la Mappa »
INDIRIZZO: piazza del Duomo, 1
TEL: 0575 4027268
ORARI: dal 1° aprile al 30 giugno dal mercoledì al lunedì 10-18:00. Martedì chiuso; dal 1° luglio al 31 marzo 10-17 dal mercoledì al lunedì. Martedì chiuso.
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo è situato nel Palazzo Bruni-Ciocchi, e ospita dipinti, sculture, maioliche e oggetti di arte applicata, dall'Alto Medioevo al XIX secolo.
Dal dicembre 2019 il Ministero della cultura lo gestisce tramite la Direzione regionale Musei della Toscana.
Il museo ha sede in un palazzo rinascimentale edificato per la famiglia Bruni, probabilmente dall'architetto Bernardo Rossellino. L'edificio appartenne in seguito alla famiglia Ciocchi del Monte, poi ai Barbolani di Montauto. Dal 1816 fu acquisito dal Granducato di Toscana, pervenendo infine allo Stato italiano. Negli anni cinquanta fu decisa l'istituzione del museo, che venne inaugurato nel 1972.
Il museo custodisce opere provenienti in gran parte dalle collezioni appartenute alla Fraternita dei Laici, associazione a scopo caritatevole nata nel 1262, e dalla Pinacoteca comunale di Arezzo, con i beni artistici incamerati con le leggi di soppressione dell'Ottocento[2]. Completano l'esposizione i lasciti di importanti collezioni private aretine, come la donazione Mario Salmi, quella di Vincenzo Funghini e della famiglia Fossombroni.
L'esposizione si sviluppa sui tre piani dell'edificio.
Le tre sale al piano terreno custodiscono dipinti duecenteschi di Margarito d'Arezzo e Dietisalvi di Speme, nonché sculture e frammenti lapidei di epoca paleocristiana e medievale, colonne e capitelli provenienti dal Duomo e da altre chiese di Arezzo. All'interno delle vetrine sono custoditi bronzetti, avori e oreficerie.
Le sale al primo piano sono dedicate all'arte trecentesca e rinascimentale: sono esposte tavole di Buonamico Buffalmacco e Pietro Lorenzetti; affreschi staccati di Spinello Aretino, la Madonna della Misericordia di Parri di Spinello e opere di Bartolomeo della Gatta. Nel corridoio è collocato il Convito per le nozze di Ester e Assuero di Giorgio Vasari, uno tra i più grandi dipinti su tavola del Cinquecento italiano, realizzato per il refettorio della Badia delle Sante Flora e Lucilla.
Completano il percorso al primo piano la collezione di maioliche, tra le più ricche e importanti d'Italia - con alcuni vasi per farmacia provenienti dal Monastero di Camaldoli e una grande pala di terracotta invetriata di Andrea della Robbia - e due sale che ospitano la collezione Salmi, allestite come una casa museo.
Al secondo piano sono esposti i dipinti dal XVI al XIX secolo. Sono presenti due pale d'altare di Luca Signorelli, tra cui la Madonna col Bambino e santi e opere di Giorgio Vasari come la Pala Camaiani e lo Stendardo di San Rocco. Il percorso termina con la piccola ma significativa selezione di opere di Macchiaioli, come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Adriano Cecioni.
Il percorso espositivo “I colori della Giostra” è un museo interattivo nato nel 2016 e dedi-cato alla Giostra del Saracino, tradizionale torneo cavalleresco che ancora oggi riporta la città di Arezzo ai fasti del suo più fiorente Medioevo.
La Giostra del Saracino si tiene due volte all’anno in Piazza Grande. La manifestazione ha origini medievali e vede contrapposti quattro quartieri che si contendono la Lancia d’Oro. In epoca moderna si disputa ininterrottamente dal 1931.
Il museo, allestito a piano terra di Palazzo Comunale, racconta la storia e i personaggi che rendono unica la rievocazione attraverso abiti e oggetti originali, tecnologie digitali ed interattive, come proiezioni immersive e touch screen informativi, esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata.
Un percorso museale immersivo, capace di calare il pubblico nell’atmosfera di Piazza Grande dove nel giorno della rievocazione, tra squilli di chiarine, rulli di tamburi, acroba-zie di bandiere, un corteggio di oltre quattrocento figuranti riporta indietro le lancette del tempo.
Un universo colorato che prende vita grazie a questa esperienza interattiva che trasporta il visitatore in una dimensione unica, carica di emozione, alla scoperta dei segreti del torneamento che più di ogni altro riflette il vero spirito di Arezzo e dei suoi abitanti.
INDIRIZZO: Palazzo dei Priori - Piazza della Libertà, 1
TEL: 0575/377678
E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORARI: Tutti i giorni / 10.00 – 13.00 e 13.30 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
BIGLIETTI: Intero € 5,00 - Ridotto € 3,00
Fai passare il cursore del mouse sopra la Cartina di Arezzo e potrai ingrandire la zona desiderata