Giovedì, 06 Aprile 2023 06:54

Museo Orodautore

Si trova in Piazza Grande nei locali del Palazzo della Fraternita dei Laici. Unire la tradizione orafa aretina all’originalità dell’arte contemporanea, con lo scopo di dare nuova linfa a un settore imprenditoriale icona della città di Arezzo, questo il leit motiv che nel 1988 mosse l’idea di Oro d’Autore: Materiali e progetti per una nuova collezione orafa, ad oggi protagonista assoluto del Museo dell’oro.

Una collezione unica nel suo genere che ha saputo negli anni attrarre l’interesse di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, e la curiosità artistica di nomi di rilevanza internazionale come Lynda Benglis, Mario Botta, Dan Friedman, Milton Glaser, Michael Graves, Marya Kazoun, Marta Minujin, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Ettore Sottsass jr, Guido Venturini e molti altri arrivando a coinvolgere anche il mondo della moda. L’apertura del Museo dell’oro è quindi il punto di arrivo di un percorso pluriennale, portato avanti con determinazione. Punto 28: Vedi la Mappa »

 

INDIRIZZO: Via Giorgio Vasari (piazza Grande)

ORARI: venerdì, sabato e domenica 11:00-19:00

BIGLIETTI: intero 5€; ridotto 3€

Pubblicato in Musei ad Arezzo
Martedì, 27 Agosto 2024 09:02

Oro e Arezzo

L'oro è un dono della natura che il genere umano ha apprezzato, ricercato e lavorato sin dall'alba dei tempi.
E' il materiale principe per la gioielleria, un abbellimento della persona che da millenni affascina la natura umana. Ha caratteristiche fisiche così particolari, unite al suo colore, alla sua brillantezza che lo fa definire metallo nobile (qualità di alcuni metalli di soffrire poco la ossidazione), alla resistenza a quasi tutte le combinazioni di soluzioni chimiche (è infatti detto "inattaccabile"); noto da sempre per le caratteristiche metallurgiche -è duttile e malleabile- che lo hanno reso ideale per le lavorazioni che può sopportare oltre al fatto di essere recuperabile con relativa facilità, esso non si disperde neanche se buttato nel fuoco (a differenza della carta o dei componenti chimici che una volta miscelati non si possono più separare).

Il centro e sudamerica con le civiltà precolombiane hanno messo a disposizione dei Conquistadores enormi quantità di oro precedentemente utilizzato per ornamento dei regnanti, ma già prima di allora esistevano fiorenti luoghi di lavorazione un po' ovunque sulla superficie terrestre, ad esempio ricordiamo ritrovamenti importanti (il Tesoro di Priamo) anche nella Grecia antica.
Anche gli etruschi un migliaio di anni prima di Cristo lo lavoravano per gli stessi scopi, il loro metodo chiamato granulazione permetteva di creare motivi o disegni costituiti da semi sfere saldate fra loro.

Lo sviluppo della chimica grazie ad un chimico arabo noto come Geber (ca. 750 dC), con l'uso di mercurio, arsenico ed acqua regia per la purificazione dei minerali si pongono le basi per quello sviluppo dell'oreficeria che nel Rinascimento italiano ha visto giganti come Benvenuto Cellini creare capolavori immortali.

La monetazione (prima per fusione poi per stampatura o conio) ha dato il via alla lavorazione artigianale cogli strumenti che si trovano tuttora in qualunque bottega   orafa: una fonte di calore, martello, pinze lima e bulino.

Nel 20º secolo, come per tanti altri prodotti, la produzione ha preso caratteristiche industriali sviluppandosi in alcune aree fra le quali in Italia si segnalano il Veneto, la Lombardia e l'aretino.
La più antica azienda orafa locale prosegue la sua attività e vende i suoi prodotti contrassegnati dal simbolo "1AR" da circa un secolo dalla sua fondazione, come prevede la legge a tutela dei consumatori.

Le necessità industriali del distretto hanno sviluppato un intero sistema di produzione che ha visto crescere tutte le opportunità a sostegno di questa lavorazione: specializzazioni chimiche, meccaniche, formative, espositive.
Quelle incentrate intorno al recupero dell'oro contenuto in qualsiasi prodotto hanno reso la provincia aretina leader a livello europeo e permettono a questa provincia di essere da anni ai vertici delle classifiche di fatturato export. I macchinari di lavorazione proposti da aziende aretine sono appetibili per i fabbricanti di oreficeria in tutto il mondo. Una scuola superiore propone il percorso "orafi" e ad essa giungono studenti da tutto il globo. Una filiera che ha reso evidente la necessità di una vetrina specifica per i prodotti del distretto attraverso una fiera dell'oreficeria ed argenteria aretina che da circa quarant'anni si tiene in città annualmente.
Un punto di incontro tra domanda e offerta dove l'aspetto della presentazione e della soddisfazione dei visitatori diviene fondamentale tant'è che ad Arezzo la direzione artistica e creativa della esposizione è affidata a Beppe "Sugar" Angiolini, un nome ed una garanzia nel sistema moda di cui l'oreficeria rappresenta un importante complemento.
Da molti decenni creatori o stilisti collaborano con le industrie orafe aretine: come non ricordare la medaglia dell'amore che da circa cinquant'anni viene proposta con il suo motto "più di ieri, meno di domani"; centinaia di prodotti unici sono stati realizzati dalle aziende aretine partecipanti alla fiera orafa aretina sulla base dei disegni di importanti firme della moda o valenti artisti.
Alcune centinaia di questi gioielli unici sono adesso esposti nel museo dell'oro posto nei pressi di Piazza Grande in Arezzo: qui è possibile per il pubblico prendere visione di monili realizzati proprio seguendo le intuizioni di questi " artisti" e divenuti realtà grazie alle mani d'oro degli "artigiani" aretini.

Circa 10.000 addetti lavorano in oltre mille aziende dell'aretino che non solo producono oreficeria in oro nelle forme estetiche più diverse, ma offrono monili e accessori di abbigliamento in argento o altri materiali dal costo più contenuto rispetto al metallo giallo che ha raggiunto quotazioni record negli ultimi periodi; oltre a questo, una rete di sub fornitori che offrono prodotti e servizi indispensabili come le chiusure (anelli a molla, pappagalli, clip per orecchini ect ect) o sono specializzati in singoli fasi della produzione, come la galvanica.

Una magia che direttamente da Arezzo atterra nei negozi di tutto il mondo grazie a numerose eccellenze imprenditoriali.

 

Alessandro Ruzzi

Pubblicato in Eventi Arezzo
Giovedì, 13 Giugno 2024 07:13

Museo Orodautore Arezzo

Museo Orodautore Arezzo

Bisogna risalire agli ultimi decenni del secolo scorso per comprendere il valore intrinseco di questo progetto.

A quando, nel 1987, la mostra Artisti e disegno nell’oreficeria italiana, collaterale alla fiera dell’oreficeria, riscosse un tale successo di pubblico, critica e orafi aretini da far scattare l’dea di una collezione di gioielli progettata da artisti e realizzata da ditte orafe aretine per focalizzare il valore artigianale che all’epoca, anche se fortemente presente, era ancora destinato alle lavorazioni legate alle catene industriali – pur se già negli anni ’50 e ‘60 si poteva godere dei pezzi unici di Afro, Capogrossi, Consagra, Franchina, Guerrini, Leoncillo, e degli artisti orafi Mannucci, Martinazzi, Pinton e i fratelli Pomodoro commissionati da gioiellieri romani (Masenza dal 1949), milanesi, di Torino e di Firenze.
Mirando ad un rinnovamento del gusto e ad un’invenzione creativa, ditte come Uno A Erre ebbero a giovarsi dell’opera di Cappello, Bini e Forlivesi per uscire da temi standardizzati. E nel 1988 nacque la prima rassegna di Oro d’Autore: Materiali e Progetti per una nuova collezione orafa al Museo Archeologico Nazionale di Arezzo; nel 1989, il suo secondo appuntamento – per il terzo bisognerà aspettare il 1992, con “Oro d’Autore: Omaggio a Piero” organizzata in occasione del quinto centenario della morte di Piero della Francesca. La quarta edizione Oro d’Autore: GIAPPONE e USA, assumeva carattere internazionale essendo dedicata ai due paesi maggiori consumatori di produzioni orafe italiane. Nel 1994 l’intera raccolta comprendente le quattro edizioni precedenti fu presentata al Makuhari Center di Tokyo come evento collaterale alla International Jewellery Tokyo. Era la prima volta che veniva esposta all’estero, con il ruolo di ambasciatrice del made in Italy. Nel 1995 “Oro d’Autore” sbarcò a Las Vegas in occasione del JCK Show con Las Vegas: il gioco, la fortuna, la notte senza fine…, una nuova collezione ispirata e dedicata al gioco d’azzardo.
Nel 1998 fu la volta di Oro d’Autore: Un Gioiello per il Terzo Millennio e, poi, per la prima volta, nel 2002, Oro d’Autore incontra il fashion, la creatività legata alla moda. Assieme alla Maison Gattinoni in collaborazione con l’Istituto Europeo di Designer di Roma e il Fashion Institute of Technology di New York, nasce il progetto Total Gold che arricchì la collezione di 17 ornamenti esposti ad Arezzo e a Las Vegas. Il 2003 It Jewels – 30 stilisti per Oro d’Autore fu dedicata agli stilisti. Nel 2004 si organizzò Gold Sign, il primo concorso internazionale di design orafo sviluppato interamente sul web con più di 250 progetti arrivati via internet. L’esposizione “Oro d’Autore – Out of the opulent past” nel 2006 arriva a Pechino assieme a gioielli etruschi, a testimonianza dell’antica tradizione orafa in Toscana e come messaggera del made in Italy.
Nel 2007 ecco Oro d’Autore: Omaggio a Piero, presente fra i curatori Philippe Daverio, di nuovo dedicata a Piero della Francesca. Seguono le ultime edizioni Gold Up (2010), Golden Hat_titude (2011), Past For Ward (2012).
 
Cristina Lucchini nel presentare nel 2003 la rassegna dei 30 stilisti per “Oro d’Autore” fu profetica, affermando: “Ieri l’arte, l’architettura, il design. Oggi la moda”, indicando in questi linguaggi creativi gli anticipatori e gli interpreti del cambiamento. I gioielli degli stilisti hanno fatto tendenza, e si percepisce appieno che il gioiello si sta orientando verso la moda – vedi la collana icona ‘a rosario’ di Dolce&Gabbana.

Quella di “Oro d’Autore” ospitata a Palazzo Fraternita dei Laici in piazza Grande, ad Arezzo, s’impone oggi quale rara ed esclusiva collezione italiana di gioielli contemporanei, sotto la curatela scientifica di Giuliano Centrodi. In essa spiccano presenze di livello internazionale come quelle di Lynda Benglis, Mario Botta, Dan Friedman, Milton Glaser, Michael Graves, Marya Kazoun, Marta Minujin, Joe Tilson, di pittori e scultori come Enrico Baj, Mario Ceroli, Nicola Carrino, Dadamaino, Piero Dorazio, Alberto Moretti, Michelangelo Pistoletto, i fratelli Pomodoro; gli architetti e designer Gae Aulenti, Mario Bellini, Andrea Branzi, Remo Buti, Riccardo Dalisi, Stefano Giovannoni, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Ettore Sottsass jr, Guido Venturini; gli artisti orafi delle scuole di Padova e di Fano (Pinton, Zorzi, Mannucci, Facchini, Perlini) e infine i 30 stilisti per Oro d’Autore da Armani a Vivienne Westwood.

L’importante realtà espositiva dedica ampi spazi anche all’offerta educativo-didattica con esperienze dal vivo e multimediali (da https://www.preziosamagazine.com/arezzo-al-museo-orodautore-300-pezzi-unici-di-arte-orafa-contemporanea).

Biglietto
Intero / € 5,00
Ridotto / € 2,00 e € 1,00
Gratuito

BIGLIETTERIA
Museo Orodautore
Via Giorgio Vasari, 2
 
AGEVOLAZIONI, RIDUZIONI E GRUPPI
Vedi chi ha diritto ai biglietti ridotti o gratuiti, leggi le specifiche relative alle modalità d’ingresso per singoli e gruppi A PARTIRE DA
5,00€
 
Biglietteria online 
BIGLIETTO ONLINE su https://www.visitarezzo.com/it/vendita-biglietti-arezzo-spettacoli-musei-mostre
 
Intero
€ 5,00

Ridotto
€ 2,00 e € 1,00

Gratuito
Modalità acquisto online
 
 
ORARI
ven – sab – dom / 11:00 – 19:00
 
 
ACCESSO
Museo Orodautore
Via Giorgio Vasari, 2  
Informazioni
Contatti biglietteria:
(+39) 0575 377437
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

Pubblicato in Eventi Arezzo
Mercoledì, 06 Dicembre 2023 08:27

Museo Orodautore

Materiali e progetti per una nuova collezione orafa
 
La città di Arezzo è caratterizzata da una tradizione manifatturiera antichissima e preziosa, che si sviluppa tra arte, storia ed economia, e si offre come anima di un presente che è eccellenza, qualità, design.
Il museo Orodautore si trova nel cuore della città e occupa alcune sale del Palazzo della Fraternita dei Laici.
Qui si presenta una ricca collezione di gioielli contemporanei che raccontano gli ultimi trent’anni di sperimentazione nel campo del gioiello d’autore e che sono firmati da designer e artisti italiani.
I gioielli esposti sono più di trecento: “pezzi unici” e straordinari, databili dagli anni ’70 ai primi due decenni del terzo millennio. Ogni manufatto testimonia la maestria degli artigiani locali nella realizzazione di piccole opere d’arte, ispirate dalla creatività di artisti e designer internazionali quali Venturino Venturi, Pietro Cascella, Salvatore Fiume, Bruno Munari, Arnaldo e Giò Pomodoro.
 
 
Biglietto
Intero / € 5,00
Ridotto / € 2,00 e € 1,00
Gratuito

BIGLIETTERIA
Museo Oro d’Autore
Via Giorgio Vasari, 2

ORARI
ven / 11.00 – 19.00
sab – dom / 10.00 – 19.00
 
 
Aperture straordinarie
giovedì 7/12 | 13:00 – 19:00
venerdì 8/12 | 10:00 – 19:00
lunedì 25/12 | 15:00 – 19:00
martedì 26/12 | 11:00 – 19:00
domenica 31/12 | 10:00 – 14:00
lunedì 1/1 | 10:00 – 18:00
 
 
Contatti biglietteria:
(+39) 0575 377437
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

BIGLIETTI ACQUISTABILI AL SEGUENTE LINK: https://www.discoverarezzo.com/esperienze/museo-orodautore/

Pubblicato in Eventi Arezzo
Italpreziosi s.p.a. è tra i principali operatori per l’affinazione, il trading di metalli preziosi, oltre alla produzione e al commercio dei lingotti di oro da investimento in Italia e nei più importanti mercati internazionali. Fondata nel 1984, la Società, con sede ad Arezzo, è attiva su tutta la filiera ed è partner d’eccellenza di tutti gli operatori del settore: miniere, commercianti professionali, banche, produttori di gioielli, consumatori industriali e investitori privati. La Società utilizza le più avanzate tecniche di affinazione per ottenere oro, argento, platino e palladio ai massimi livelli di purezza, osservando i più alti standard etici. Attraverso il dipartimento Precious Metals Sales, Italpreziosi supporta i clienti e gli intermediari finanziari in tutte le fasi della compravendita di oro, offrendo varie tipologie d’investimento: barre d’oro di fusione, lingotti da fusione, lingotti coniati e monete di borsa.
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Cartina di Arezzo

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  • INDICE DELLE CHIESE - CHURCHES
  • 27: Chiesa S. Agnese - 6/C
  • 17: Chiesa S. Agostino - 4-5/D
  • 3: Chiesa di S. Annunziata -2-3/B
  • 37: Chiesa S. Bernardo - 3/E
  • 20: Chiesa S. Croce - 7/C
  • 1: Chiesa Di S. Domenico - 4/A
  • 11: Chiesa SS. Flora e Lucilla in B. - 3/B-C
  • 14: Chiesa S. Francesco - 3-4/C
  • 18: Chiesa S. Gemignano 5/D
  • 39: Chiesa di S. Maria delle Grazie 4/E
  • 2: Chiesa di S. Maria in Gradi 3-4/A
  • 10: Chiesa S. Maria della Pieve - 5/C
  • 26: Chiesa S. Michele - 4/C
  • 34: Chiesa SS. Trinità - 3/C
  • 4: Duomo - 5/A
  • GALLERIE, PALAZZIE E MONUMENTI - CULTURAL FACILITIES
  • 12: Galleria Comunale d'Arte Contemporanea - 4/B
  • 38: Museo Archeologico - 4/E
  • 29: Museo Diocesano - 5/A
  • 6: Casa del Petrarca - 5/B
  • 36: Casa del Vasari - 3/A
  • 30: Logge Vasari - 5/B-C
  • 28: Palazzetto della Fraternita dei Laici - 5/B-C
  • 35: Palazzo Bruni - 3/A
  • 31: Palazzo del Capitano del Popolo - 5/B
  • 5: Palazzo Comunale - 4/B
  • 32: Palazzo del Popolo 5/B
  • 9: Palazzo Pretorio - 5/B
  • 13: Teatro Petrarca - 3/C
  • 21: Anfiteatro Romano - 3-4/E
  • 22: Bastioni S. Spirito - 2-3/E
  • .
  • 40: Chimera d'Arezzo - 2/D-E
  • 8: Fortezza Medicea - 6-7/B
  • 7: Monumento a F. Petrarca - 6/B
  • 16: Monumento a Guido Monaco - 2-3/D
  • 19: Porta trento Trieste - 6/D
  • 25: Porta S. Clemente - 3/A
  • 24: Porta di S. Lorentino - 2/A
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