Orario di apertura: martedì e mercoledì: 8.30-19.00, ultimo ingresso ore 18.30; giovedì, venerdì e sabato: 8.30-13.30, ultimo ingresso ore 13.00. La prima domenica del mese ed i festivi infrasettimanali: 8.30-13.30, ultimo ingresso ore 13.00. Prenotazione consigliata per i gruppi da effettuare negli orari di apertura del museo ai seguenti contatti: mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La prima domenica del mese è previsto l'ingresso gratuito senza prenotazione anticipata.
E' disponibile un biglietto comprensivo della Basilica di San Francesco, del Museo Statale di Casa Vasari, Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna e del Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate.
Al botteghino fisico non si applica prevendita e/o prenotazioni sui biglietti mentre on line e/o tramite portale rivenditore viene applicata una tariffa di over commission di € 3 per ogni biglietto. Il biglietto intero è riservato ai visitatori con età superiore a 25 anni. Il biglietto ridotto è riservato ai visitatori di età compresa tra 18 e 25 anni. Il biglietto gratuito è riservato ai visitatori di età inferiore a 18 anni.
Acquistando i biglietti si conferma di accettare le condizioni di vendita. Una volta terminato l'acquisto, si raccomanda di controllare la cartella SPAM qualora non aveste ricevuto la mail con i biglietti. Per qualsiasi necessità potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Luogo : Museo Nazionale d'arte Medievale e Moderna
Genere : Eventi
La Valtiberina è attraversata dalla Statale Tiberina 3, e dalla Superstrada E45. Altre strade la collegano ad Arezzo, alla Valdichiana, al Casentino, alla Romagna, al Montefeltro e all’Adriatico. L'Alta valle del Tevere fu punto d’incontro tra la civiltà umbra e quella etrusca, tra la bizantina e quella longobarda. Le influenze dei vari popoli, sono evidenti ancora oggi nell'architettura dei palazzi, nelle tradizioni artigianali e nella gastronomia. I vescovi di Arezzo, i signori di Rimini e del Montefeltro, i papi e i Fiorentini si sono contesi questi territori. I patrizi romani vi costruirono ville. Poi feudatari e gli abati vi eressero castelli e monasteri. Qui nacquero Michelangelo e Piero della Francesca. Nella valle Sansepolcro ha esercitato il ruolo di città dotata di una propria autonomia culturale. In Valtiberina si trova Anghiari, uno dei più bei borghi italiani; centri fluviali come Pieve Santo Stefano, badie camaldolesi e conventi francescani, pievi e castelli medievali.
L'agicoltura è ancora oggi un elemento importante per l'economia della valle ed inevitabilmente questo si rispecchia nei prodotti tipici: formaggi, salumi, frutta, legumi, verdure, miele, tartufi, funghi e castagne.
I Parchi e i Musei costituiscono leitmotiv della Valtiberina. Piccoli musei sparsi per i tanti e bellisimi borghi svelano l'attività culturale della zona nelle varie epoche: dal Rosso Fiorentino, ai Della Robbia, passando per Piero della Francesca, Jacopo della Quercia e Pontormo. Tra le riserve naturali spicca quella del Sasso di Simone a Sestino, non dimenticando i Monti Rognosi, la Riserva dell'Alpe della Luna e di Monte Nero.
Sansepolcro: è la città più importante della Valle del Tevere aretina e la Città di Piero della Francesca. Interessante dal punto di vista militare per la sua posizione strategica, Sansepolcro è stata lungamente contesa da guelfi e ghibellini, danneggiata da battaglie e da rovinosi terremoti.
Nonostante le lesioni del tempo, l'assetto urbanistico all'interno della cinta delle mura quadrilaterali, è rimasto quello medioevale, arricchito nei secoli da nobili edifici rinascimentali e barocchi.
Il potere della Borghesia, che aveva fatto grande e potente Sansepolcro, passa di mano nel periodo tardo-feudale durante il domino dei Malatesta (1370-1430, per finire dominata dalla nobiltà fiorentina nel 1441. Anche sotto la dominazione di Firenze la storia di Sansepolcro prosegue per un altro secolo, ma ha una battuta d'arresto nel '600 trasformatasi in un periodo di vera crisi nel '700, crisi che durerà fino alla metà dell'Ottocento con la nascita del Regno d'Italia. Dopo aver visitato la casa di Piero della Francesca, artista illustre nato proprio in questa città agli inizi del XV secolo, il visitatore troverà le sue opere al Museo Civico, ospitato nel Palazzo Comunale del XIV secolo. In questo Museo è possibile ammirare parecchie opere famose oltre il polittico della "Madonna della Misericordia" (1462) e l'affresco della "Resurrezione" (1463) di Piero della Francesca nel quale si vede Cristo uscire dalla tomba, mentre i soldati romani ai suoi piedi, portano armature rinascimentali e sembrano sospesi nel tempo. Un'altra opera interessante da vedere al Museo Civico di Sansepolcro è la "Crocifissione", di Luca Signorelli, risalente al XV secolo. La Cattedrale romanica di San Giovanni Evangelista è uno fra gli edifici di maggior interesse di Sansepolcro, che si è sviluppata intorno alla grande abbazia benedettina. Sotto il campanile della Badia, l'attuale Cattedrale accoglie il visitatore nelle architetture dipinte da Piero della Francesca, inserendolo magicamente in un altro tempo. Nella Cattedrale l'opera più ammirata è il "Volto Santo", un Crocifisso ligneo di epoca carolingia. Accanto alla Cattedrale vi è il Palazzo delle Laudi, di forme manieristiche, oggi sede del Comune, e la Loggia delle Laudi (sec. XVI). Cuore del centro storico è la piazza Torre di Berta, nella quale, la seconda domenica di settembre si svolge il tradizionale Palio della Balestra. Durante l'evocazione storica, i costumi indossati dai figuranti, sono ispirati ai dipinti di Piero della Francesca. La chiesa di S. Francesco si trova nella piazza omonima; la costruzione dell'edificio e dell'attiguo convento, primo esempio di stile gotico nella città, avvenne tra il 1258 e il 1321, sul terreno concesso al frate francescano Tommaso da Spello dal Comune di Sansepolcro. All'esterno, la chiesa conserva i caratteri dell'architettura trecentesca: la torre campanaria e, sulla facciata, il portale gotico ad arco trilobo e il grande occhio. L'interno, completamente rinnovato nel Settecento, mantiene l'originario impianto a navata unica, tipico degli Ordini mendicanti, l'altare in pietra, a forma di sarcofago con colonne tortili, è datato 1304; da ammirare il bel dipinto di Passignano. A Sansepolcro, oltre ai lavori del suo più famoso cittadino, Piero della Francesca, raccolti nel Museo e ammirabili nelle chiese e nei nobili Palazzi, si può ammirare, nella chiesa di S. Lorenzo, la bella tavola "Deposizione", di Rosso Fiorentino. Bellissimi affreschi sulla Storia della Passione (1588), si posso ammirare nell’oratorio della Compagnia del Crocifisso, lavoro di Alessandro Alberti e dei fratelli Cherubino e Giovanni.
Come suggerisce il nome, la Valdichiana è una delle quattro vallate di Arezzo, e si estende a sud della città.
Qui sono presenti gli allevamenti dei bovini da cui si ottengono le famose bistecche chianine.
I reperti archeologici come le tombe di ipogeo di Camucia e del Sodo, i reperti di Farneta, di Foiano, di Cignano, di Castiglion Fiorentino, il museo di Cortona, dimostrano che gli Etruschi popolarono e coltivarono questa valle. Molti sono gli artisti che nacquero qui, fra i quali Luca Signorelli, Pietro da Cortona, Andrea Sansovino e Gino Severini.
Senz'altro da visitare è Monte San Savino, antico centro etrusco, poi sotto dominazione Medicea. Qui nacque Andrea Contucci, detto Sansovino. Il paese presenta ancora la sua b e le Porte Fiorentina e Romana. Il Cassero, con l'imponente torre (XIV sec.), ospita il Museo della Ceramica.