Ultimo fine settimana di Maggio o primo fine settimana di Giugno. Rievocazione dell’importante battaglia avvenuta a Pozzo della Chiana nel 1554 tra Siena e Firenze, ed immortalata da Giorgio Vasari in un celebre affresco collocato nella Sala dei 500 a Firenze. Nel 2001, dopo un'accurata preparazione, un gruppo di cittadini diedero vita alla prima edizione della Rievocazione. L'evento si svolge ogni anno a Pozzo della Chiana.
Ultime due domeniche di Maggio. La prima importante manifestazione di Lucignano è senza alcun dubbio la Maggiolata. Si tratta di una festa chiaramente legata alla migliore tradizione agreste toscana e locale, una sorta di riproposizione delle antiche celebrazioni per la nuova bella stagione dopo il lungo periodo invernale, quasi un rito propiziatorio nei riguardi di un raccolto abbondante. E oggi, come tanti secoli fa, la festa ha connotazioni molto precise, in cui il ruolo dominante è esercitato dal forte richiamo ad aspetti celebrativi delle nostre memorie: la sfilata di carri allegorici, completante fioriti, con la partecipazione di bande musicali e di gruppi folcloristici, provenienti da ogni parte d'Italia e anche dall'estero, che percorre l'intero anello delle vie del paese; il corteo storico che precede ed annuncia l'inizio della festa; la stessa ripartizione del territorio comunale in rioni che si contendono gioiosamente il premio per la realizzazione del carro più bello; la presenza di tanti fiori, non solo sui carri dei vari quartieri, ma anche per le strade, o sui balconi e alle porte, in un gioco cromatico di notevole effetto.
Ultimo giorno di Carnevale. La tradizione locale vuole una Bibbiena divisa in due rioni: quello dei “Piazzolini”, considerato il quartiere dei signori e quello dei Fondaccini il rione del popolo. Avvenne un giorno che la bella lavandaia Bartolomea detta “Mea”, promessa al tessitore Cecco, nel riportare il bucato al castello, si imbattè nel giovine Tarlati, figlio del Conte Piero e fra i due nacque un idillio. Cecco il tessitore, vistosi abbandonato, cercò di sapere e venne a conoscenza della tresca. Tutto il Fondaccio ne fu messo al corrente e cominciò a tumultuare. Tra le due frazioni nacquero violenti risse che minacciavano di diventare vera rivolta da parte del Fondaccio. Il vecchio Conte Tarlati, uomo saggio, per evitare danni maggiori al suo popolo chiamò tutti a raccolta, al centro del paese, le due frazioni e, alla presenza di tutti, restituì la Mea al Fondaccio e al suo Cecco, ponendo così fine ad ogni discordia. Resa la Mea ai suoi, in segno di giubilo, nella Piazzola, fu bruciato il "Pomo" della pace. In ricordo di questo e di altri avvenimenti, tra leggenda e storia, ogni anno, l'ultimo giorno di Carnevale, a Bibbiena, si brucia il cosiddetto "Bello Pomo" e la gente accorre dalle campagne per assistere e viene scelta la Mea tra le ragazze maggiorenni più graziose del paese.
Penultima domenica del periodo di Carnevale. L’intero paese si adopera per trasformare ogni luogo abitato, vicolo ed atrio, in un fantastico scenario. Il Carnevale dei Figli di Bocco è una manifestazione antica dove i duecento figuranti, vestiti con costumi fantastici e con il volto celato da preziose maschere di cartapesta, con le loro eleganti riverenze invitano l’ospite ad entrare in un limbo arcano dove il tempo non ha più dimensione
Penultimo sabato di Giugno e prima domenica di Settembre. "Corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra...". Divina Commedia, Inferno canto XXII. La Giostra del Saracino si corre in Piazza Grande due volte all'anno: l'edizione notturna il penultimo sabato di giugno e l'edizione diurna la prima domenica di settembre. Partecipano alla sfida i quattro Quartieri in cui è divisa la città: Porta S. Spirito (colori giallo e azzurro), Porta S. Andrea (colori bianco e verde), Porta Crucifera (colori rosso e verde) e Porta del Foro (colori giallo e cremisi).
In questa giostra otto cavalieri, due per ogni Quartiere, corrono la "carriera" contro il simulacro del Saracino cercando di colpire con la lancia il punteggio più alto del tabellone (diviso in 12 zone a punteggio vario da 1 a 5) contenuto nello scudo dell'automa. Il "Buratto" o Re delle Indie, percosso dalla lancia, scatta ruotando e gira in aria il mazzafrusto stretto nella sua mano. Questo è costituito da tre palle di cuoio e piombo rivestite di una sostanza che all'urto lasci l'impronta, così è facile stabilire se il cavaliere è stato colpito o meno; in caso affermativo vengono attribuite penalità al punteggio.
Vengono corse almeno due "carriere", ma il loro numero può aumentare in caso di spareggio. Vince la Giostra il Quartiere che totalizza il punteggio più elevato. Al Quartiere vincitore viene consegnato l'ambito trofeo della "Lancia d'oro" che ad ogni edizione è dedicata ad un personaggio o ad un particolare evento.
Precede la Giostra un lungo corteo nel centro storico e le evoluzioni degli Sbandieratori di Arezzo famosi in tutto il mondo. Ovviamente non possono mancare i Musici della Giostra del Saracino che suonano l'Inno.
La più alta autorità è il Maestro di campo che sovrintende allo svolgimento dell'evento, il Cancelliere verbalizza il verdetto dei Giudici, mentre l'Araldo legge la "disfida", annuncia la successione delle carriere e comunica i punti conseguiti da ciascun cavaliere. La Giostra del Saracino è considerata una delle più importanti rievocazioni storiche nazionali. Foto di Alberto Fornasari e Alessandro Farsetti
All'interno del Palazzo della Provincia, la Mostra permanente della Fauna Selvatica, inaugurata il 28 Aprile 2007, nasce da un attento lavoro compiuto dal personale della Provincia di Arezzo in collaborazione con esperti della museologia scientifica. La raccolta, collocata e ospitata in un'ala del Palazzo della Provincia, è composta da circa 600 soggetti fra Uccelli e Mammiferi, buona parte dei quali recuperati nel nostro territorio. Tra Punto 5 e Punto 6: Vedi la Mappa »
INDIRIZZO: via dell'Orto, 7
TEL: 0575 392251/2
ORARI: aperto ogni prima domenica del mese e sabato precedente 9:30-13 e 15:30-19
EMAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INGRESSO GRATUITO
cappella della Basilica di San Francesco, nell'omonima piazza. Si trova qui il capolavoro di Piero della Francesca "Leggenda della Vera Croce". Punto 14: Vedi la Mappa »
INDIRIZZO: Piazza San Francesco, Basilica di San Francesco
TEL: 0575 352727
ORARI: lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)
sabato: dalle 9.00 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
domenica: dalle 13.00 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
mercoledì: CHIUSO
BIGLIETTI: € 6 intero; € 3 ridotto; € 2 prenotazione obbligatoria
VISITA: si effettua ogni 30' per una durata massima di 30' ed è consentita a non più di 25 visitatori per volta
Accessibile ai disabili
in piazza del Duomo, 1. Vi sono esposte opere di Giorgio Vasari e Bartolomeo della Gatta. Interessanti i tre crocifissi lignei romanici. Punto 29: Vedi la Mappa »
INDIRIZZO: piazza del Duomo, 1
TEL: 0575 4027268
ORARI: dal 1° aprile al 30 giugno dal mercoledì al lunedì 10-18:00. Martedì chiuso; dal 1° luglio al 31 marzo 10-17 dal mercoledì al lunedì. Martedì chiuso.